Consorzi universitari, salvi Oristano e Nuoro
Stralciata dal collegato la norma sugli oneri didattici a favore di Cagliari e SassariL'Università nuorese (Archivio)
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È stata cancellata la norma prevista in un articolo del collegato alla manovra finanziaria della Regione che metteva a rischio la sopravvivenza dei consorzi universitari di Oristano e Nuoro.
La seconda commissione del Consiglio regionale, presieduta da Sara Canu (Fdi), dopo aver ascoltato oggi in audizione il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, il presidente del Consorzio Uno, Gian Valerio Sanna, e il direttore generale del Consorzio, Francesco Asquer, insieme all'assessore della Cultura Andrea Biancareddu, ha deciso di stralciare dal testo l'articolo 9 sugli oneri didattici a favore delle Università di Cagliari e Sassari.
La norma era stata contestata da subito dal sindaco di Oristano, che dopo la scelta della commissione ha sottolineato la sua soddisfazione: «Abbiamo disinnescato una mina che avrebbe potuto avere gravi effetti sul futuro dell'università a Oristano, la norma sarà stralciata e il rapporto con le università decentrate proseguirà nel rispetto delle prerogative dei territori». Il primo cittadino ha anche chiesto che l'ex carcere di piazza Manno possa essere utilizzato per realizzare la casa dello studente. Nel corso dell'audizione il presidente del Consorzio Uno, Sanna, ha evidenziato i risultati ottenuti in vent'anni, con 1.500 laureati e importanti ricadute economiche e occupazionali sul territorio.
L'assessore Biancareddu ha confermato l'attenzione riservata alle Università della Sardegna centrale, che ha portato ad aumentare lo stanziamento finanziario da 5 a 8 milioni di euro l'anno. Per i commissari i Consorzi universitari del centro Sardegna sono «fondamentali per garantire il diritto allo studio e combattere il fenomeno dello spopolamento delle zone interne».