Ha l'Aria da Fesso. All'occorrenza anche quella di Napoli, in dueversioni: con o senza smog. Claudio Ciaravolo, psichiatra di nascita e napoletano di professione (così dice lui) vive di provocazioni. Lo fa, dice sempre lui, per ragioni di studio. In realtà sotto sotto dev'esserci un piacere sottile e privato, una goduria irresistibile. Come quella volta che, davanti alle telecamere, ha annunciato con serietà l'avvio d'una raccolta di firme: referendum per abrogare la Juve. E molti, vedere il video per credere, hanno aderito.

Cinquantanove anni, sposato, niente figli perché «così volli, fortissimamente volli», Ciaravolo è davvero qualcuno che tutti conoscono senza sapere chi sia. Non sanno cioè che c'è lui dietro la celebre produzione di t-shirt col disegno delle cinture di sicurezza (serviva per ingannare l'occhio rapace del vigile urbano), c'è ancora lui dietro i barattoli di Aria Santa messi in vendita durante il Giubileo, dietro 1.700 puntate radiofoniche di una trasmissione intitolata Incredibile ma falso.

Si presenta ancor prima di apparire: sul citofono di casa sua, un passo da piazza di Spagna a Roma, sta scritto Uèuè al posto del cognome. Che poi è il nome del suo cane, taglia piccola e raffinata proveniente dal Madagascar. Il quale, tenuto conto delle radici padronali, viene tuttavia sbrigativamente definito borboncino. Ovvia la presentazione ufficiale, senza falsa modestia: «Sono un leader nel settore delle cazzate». Nel senso che, per quanto lo riguarda, le cazzate sono oggetto di ricerca e sperimentazione. A cominciare dalla madre di tutte le cazzate: la leggenda metropolitana....(continua)

Psichiatra di nascita e napoletano di professione. Ossia?

«Su certa napoletanità ho fatto la tesi di specializzazione in psichiatria. Ecco perché questa definizione mi racconta tutto in una frase».

Dice di essere di religione catodica.

«Esatto. Mi piace frugare con l'occhio della telecamera nelle reazioni della gente quando scombino le certezze del territorio: ad esempio, raccogliendo firme per abrogare la Juve o mettendo in vendita barattoli d'aria di Napoli».

Perché creattivo con due t?

«Essere creativi con una non basta. Bisogna mettere il turbo, per ogni buona idea occorre averne in testa almeno altre due»...(continua)
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