Cavallette, Laore: «Prime segnalazioni il 22 marzo, subito intervenuti»
La presenza degli insetti viene segnalata attraverso applicazioni sugli smartphone, poi si pianificano le disinfestazioni. In campo anche la FaoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«La strategia di contrasto all’invasione di cavallette nella zona della Media Valle del Tirso, attuata con il coordinamento di questa Agenzia e sotto la supervisione del Locust Team della Fao, si basa sul capillare monitoraggio del territorio alla ricerca delle locuste, svolto dai tecnici dell’Agenzia stessa coadiuvati da personale incaricato di altri Enti e coadiuvato dal contributo di tutti gli abitanti della zona». È quanto si legge in una nota di Marcello Onorato, direttore generale dell’agenzia Laore. «La presenza degli insetti viene segnalata attraverso applicazioni per cellulare, appositamente create per raccogliere e catalogare in dettaglio tutte le segnalazioni; una di queste App di segnalazione (DeoMarco) è disponibile all’utilizzo per tutti i cittadini, che possono in questo modo dare il loro contributo allo sforzo collettivo».
I dati sulla presenza delle locuste, che confluiscono nel sistema grazie a queste App, «vengono processati dai tecnici che operano presso la Centrale Operativa Antiacridica dove», spiega Onorato, «vengono pianificati i successivi interventi di disinfestazione. Nel 2024, le prime segnalazioni sono pervenute il 22 marzo, non due mesi fa, e a partire dal quella data è iniziata la campagna di disinfestazione». Onorato si sofferma sulle date dopo alcune segnalazioni dal territorio. «Nelle aziende degli imprenditori intervistati sono stati rispettivamente eseguiti 3 interventi di disinfestazione, l’ultimo dei quali a fine aprile, e 3 sopralluoghi di monitoraggio con 1 trattamento di disinfestazione». «È opportuno rimarcare», conclude Marcello Onorato, «che il successo nella lotta contro l’invasione delle cavallette dipende dal contributo di tutti: Amministrazioni pubbliche, imprese e cittadini. Tutti possono dare il proprio apporto, che diventa prezioso se offerto nel quadro dello sforzo collettivo».
(Unioneonline)