Carbonia, violenze su una 14enneIl pm chiede sette condanne
Severe richieste di condanna per sette uomini al centro di una brutta storia di prostituzione, droga e filmini a Carbonia. La vittima è una ragazzina che il gruppo di adulti avrebbe sfruttato per annPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una brutta storia di droga, sfruttamento della prostituzione, filmini e foto porno registrati col telefonino. Da una parte uomini fatti, dall'altra una ragazzina di 14 anni. Ecco perché le pene sollecitate dal pubblico ministero Rossana Allieri al termine della requisitoria sono particolarmente severe, nonostante lo sconto di un terzo previsto dal rito abbreviato e il conteggio delle attenuanti generiche.
Cinque anni e otto mesi di carcere più 22.000 euro di multa per Franco Giganti, 45 anni, di Carbonia, accusato di spaccio di sostanze stupefacenti; quattro anni e 18.000 per Antonio Mameli, 53 anni, di San Giovanni Suergiu, processato per sfruttamento della prostituzione e detenzione di materiale pornografico; sette anni e due mesi più 22.000 euro per Alfredo Porcu, 41 anni, di Carbonia (spaccio di droga e calunnia); 9 anni e 8 mesi e 40.000 euro di multa per Giovanni Battista Schirra, 59 anni, di Carbonia (sfruttamento della prostituzione, detenzione di materiale pornografico, spaccio di droga); 9 anni e 2 mesi più 36.000 euro per Sergio Daga, 32 anni, di Iglesias (spaccio di droga e detenzione di materiale pornografico); 10 mesi e mille euro per Virginio Mei, 54 anni, di Carbonia (sfruttamento della prostituzione); 5 anni e 8 mesi e 22.00 euro per Luigi Biggio, 45 anni di Portoscuso (spaccio di sostanze stupefacenti).
Subito dopo la requisitoria del pm ha preso la parola l'avvocato di parte civile Michela Zanda che tutela la ragazzina trascinata in giovanissima età in questa brutta vicenda e che nel corso della prima udienza aveva sollecitato una richiesta danni milionaria. Il giudice Ermengarda Ferrarese ha quindi fissato altre due udienze, il 4 e il 18 novembre, per le arringhe dei difensori dei sette imputati, quindi si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza.
La vicenda di cui si è parlato ieri mattina in un'aula a porte chiuse del palazzo di giustizia di Cagliari era stata scoperta casualmente dai Carabinieri nel 2006 fa ma sarebbe cominciata almeno due anni prima: una notte la ragazzina era stata vista da alcune persone mentre discuteva animatamente con un uomo molto più grande di lei. Erano state chiamate le forze dell'ordine che avevano identificato sia la minorenne sia l'adulto. In quell'occasione i militari avevano sequestrato un telefonino nella cui memoria erano registrate fotografie osèe.
I militari avevano inviato un'informativa alla Procura della Repubblica di Cagliari e l'inchiesta aveva immediatamente sollevato il velo su una vicenda allucinante. In sostanza, a Carbonia un gruppo di uomini aveva circuito una ragazzina fino al punto di proporle soldi e droga in cambio di prestazioni sessuali.
La minorenne era stata affidata ai servizi sociali per toglierla da quell'ambiente, anche perché uno degli uomini sotto accusa, Porcu, l'avrebbe addirittura convinta a dichiarare falsamente che Giganti aveva avuto rapporti sessuali con lei. Non a caso Porcu è sotto processo anche per calunnia.
Le diverse accuse contestate ai sette imputati (difesi da Marco e Antonello Aste, Leonardo Filippi, Raffaella Cuccu, Marco Bacchis, Cristina Piu, Carmelino Fenudi e Gianfranco Carboni) si riferiscono a diversi episodi.
Al termine del processo ieri mattina il pubblico ministero ha sollecitato severe condanne per tutti gli imputati, ora la parola passa alla difesa. (v. t.)