La parte ceduta è estesa almeno cinque metri e larga quasi uno, ma la lesione copre l'intera campata del soffitto, cioè circa dieci metri. Va dai bagni riservati agli scolari all'ingresso dell'aula dove studiano i bambini della quarta A. Se il crollo fosse avvenuto durante l'orario di scuola, i bambini di quella classe e delle altre cinque del primo piano dell'edificio, sarebbero stati i primi a rischiare di venire travolti.

IL SOPRALLUOGO A scuola, ieri mattina, sono subito accorsi i vigili del fuoco, gli amministratori comunali, i tecnici e i dirigenti scolastici. Insieme hanno eseguito un sopralluogo accurato. Il crollo potrebbe essersi verificato domenica oppure ieri mattina. È venuta giù tutta una fila di tavelle, con pezzi di pignatta grandi e pesanti. Hanno trascinato al suolo i pannelli in cartongesso del controsoffitto e ovviamente l'intonaco. La maggior parte del crollo è avvenuto di fronte ai bagni riservati agli scolari, ad una decina di metri dall'ingresso della quarta A.

LA SCUOLA Eppure l'elementare Ciusa, costruita sul finire degli anni Cinquanta, era stata sottoposta cinque anni fa a un'ingente opera di manutenzione ordinaria e straordinaria. Sono stati eseguiti i lavori di impermeabilizzazione del tetto, sono stati rifatti tutti gli impianti e i pavimenti, è stato installato il contro soffitto e sostituiti tutti gli arredi: «Per il Ciusa abbiamo speso quasi due milioni di euro», ha precisato l'assessore ai Lavori Pubblici Giacomo Guadagnini. Ma niente lasciava supporre il benché minimo cedimento delle pignatte: «È stato un fatto assolutamente imprevedibile - ha aggiunto il sindaco Tore Cherchi - dato che prima di riconsegnare la scuola erano stati eseguiti i controlli sul soffitto con l'utilizzo dei trapani a percussione».
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