05 novembre 2014 alle 16:06aggiornato il 05 novembre 2014 alle 16:06
Carbonia, minacce e auto incendiateDue persone arrestate dai carabinieri
Due persone finite in manette e una terza denunciata in stato di libertà. E' il bilancio dell'operazione portata a termine dai carabinieri.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Due persone finite in manette e una terza denunciata in stato di libertà. E' il bilancio dell'operazione portata a termine dai carabinieri, al termine delle indagini scaturite dopo due episodi accaduti a fine ottobre e a dicembre del 2013 quando tre automobili vennero date alle fiamme. In esecuzione di un'ordinanza del Gip, questa mattina i militari del centro minerario hanno arrestato a Iglesias Matteo Espa, 25 anni, e a Carbonia Diego Salvatore Perotti, operaio di 47. Secondo la ricostruzione dei militari della compagnia, guidati dal capitano Giuseppe Licari, i due sarebbero responsabili in concorso tra loro di fabbricazione e porto in luogo pubblico di ordigno incendiario, incendio e danneggiamento. Avrebbero appiccato gli incendi nella notte tra il 30 e il 31 ottobre del 2013 ai danni di un meccanico, Sergio Pala. Due episodi avvenuti tra le 22, quando furono lanciate due bottiglie molotov contro il cancello e all'interno del cortile della sua abitazione, e le 4 del mattino quando avrebbero tentato di dare fuoco all'auto dell'uomo parcheggiata in strada, danneggiandola in modo grave. Nel contesto della stessa ordinanza viene indagato in stato di libertà anche F. M., istruttore di fitness di 39 anni. L'uomo sarebbe responsabile, in concorso con Perotti, di danneggiamento, minaccia e detenzione di munizioni. Secondo i militari, Perotti e F. M. sarebbero responsabili di aver tentato di bruciare l'auto di un operaio, Giorgio Angioni, al quale il 22 dicembre 2013, sul davanzale di casa, venne anche lasciata una testa d'agnello con una cartuccia da caccia. Gli episodi furono causati da futili motivi. Al termine degli adempimenti di rito Perotti è stato portato alla casa circondariale di Cagliari, mentre per Espa sono stati disposti gli arresti domiciliari nella comunità di recupero dove si trovava prima dell'arresto.
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