In casa aveva un allevamento di topi. Almeno una cinquantina, che nutriva con pastasciutta e crocchette. Un pasto che i roditori talvolta condividevano coi piccioni e qualche sparuto gatto che ogni tanto era costretto dalla fame a sfidare la soverchiante superiorità numerica di animali che avrebbe invece dovuto cacciare.

La
situazione si è protratta a Carbonia per circa un anno nell'abitazione di una sessantenne che viveva con la figlia (entrambe sofferenti psichiche) e il figlio in un edificio storico della frazione di Serbariu, fra via Battisti e via Sanzio. Anche grazie alle segnalazioni del rione esasperato da questa invasione di topi (si stima che in tutto potessero essere un centinaio), pochi giorni fa Comune, Asl e Centro protezione antinsetti hanno posto fine a una vicenda sconcertante. La donna e la figlia, prese in carico dai servizi sociali, sono ora ospiti di una struttura protetta dell'Asl. Il ragazzo è stato invece affidato ad alcuni parenti.
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