Tenta la fuga il Porto Torres di Rosario Affuso nel campionato di Eccellenza. I turritani, vittoriosi a Carbonia e profittando del secondo pareggio interno consecutivo del Tortolì, possono godersi il primato in solitudine. "Stiamo attraversando un buon momento, esordisce Affuso, ma è molto presto per fare calcoli. Il campionato è ancora lungo. Mancano ancora ventisei partite alla fine. Verso la dodicesima giornata potremo avere un quadro più chiaro". Domenica la capolista ha vinto su un campo quasi impossibile, quale è quello del Carbonia. "Abbiamo meritato i tre punti, analizza il mister campano. "Nel primo tempo l’arbitro ci ha annullato un goal e negato un rigore. Un loro giocatore ha compiuto un salvataggio sulla linea e per cinque volte ci siamo presentati davanti al portiere dei minerari. Passati in vantaggio e non avendo chiuso la partita è chiaro che con squadre valide come il Carbonia si rischia. Su due azioni d’angolo, ammette, ce la siamo vista brutta. Tengono il passo Muravera e la sorpresa Fertilia, staccate rispettivamente di tre e quattro punti dalla vetta. "I canarini continuano a vincere e lo fanno di misura. Hanno però giocato cinque gare in casa e tre fuori. Noi cinque in trasferta e tre davanti al nostro pubblico. Hanno avuto un calendario più agevole rispetto al nostro. Domenica avranno un test importante al Vanni Sanna con la Torres. Non mi sorprende il Fertilia, aggiunge l’ex tecnico del Castelsardo. Continua il mal di trasferta del San Teodoro, sconfitto al Mariotti dal Fertilia. "Domenica i viola affrontano il Tortolì. Per loro è una partita quasi decisiva. Il ritardo di dieci punti dalla prima piazza, in caso di mancato successo, rischierebbe di diventare incolmabile". Recupero. Domani, alle 15.30, si recupera Valledoria-Samassi. Nel girone A di Promozione, per il Carloforte vittoria con tanto di aggancio in classica ai danni del Sant’Elena. La squadra di Walter Poncellini inizia a pensare in grande. L’Eccellenza manca da nove stagioni. Che non sia l’anno buono per ritornarci?. Nel girone B, il Ghilarza di Giampaolo Grudina mostra i muscoli espugnando il Quadrivio di Nuoro. Bene l’altra nobile decaduta Tempio, ora ad un punto dai ghilarzesi. (antonio serreli)
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