Cala Gonone, muore nell'hotel dopo un volo di tre metri
Stava camminando sul cornicione per raggiungere la finestra della sua stanza quando è precipitato da un'altezza di tre metri, schiantandosi sul pavimento di granitoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Stava camminando sul cornicione per raggiungere la finestra della sua stanza quando è precipitato da un'altezza di tre metri, schiantandosi sul pavimento di granito. Il corpo di Marco Pascuzzi, 29 anni, calabrese di Isola Capo Rizzuto, è stato ritrovato ieri mattina in una pozza di sangue a ridosso della parete sul retro del Beach Village di Cala Gonone. Nessun segno di violenza e la natura delle ferite - l'osso del collo spezzato e diverse lesioni sul capo - hanno levato subito qualunque dubbio agli inquirenti dell'Arma. La tragedia - al termine della festa di nozze della figlia del proprietario del villaggio turistico e di un parente del giovane calabrese - è avvenuta ieri alle cinque del mattino. A quell'ora Marco Pascuzzi - che aveva trascorso, nello stesso hotel, tutta la serata al ricevimento - voleva fare rientro in camera assieme a un conterraneo col quale condivideva una doppia. Era molto brillo, secondo quanto testimoniato dai partecipanti alla festa.
Il compagno di stanza, che lo aveva preceduto, inavvertitamente ha chiuso la porta e si è addormentato profondamente. Marco Pascuzzi invece di rivolgersi alla direzione avrebbe deciso di raggiungere la stanza passando sul cornicione ed entrando dalla finestra. Un gioco molto, molto pericoloso, che gli è costato la vita.
Nessuno si è accorto dell'accaduto fino a ieri mattina alle 11, quando un inserviente dell'hotel ha visto una chiazza di sangue vicino al sottoscala nel cortile, sul retro dell'edificio. In pochi minuti, al Beach Village di Cala Gonone sono arrivati il medico di guardia, gli operatori del 118, i carabinieri della stazione di Dorgali e della Compagnia di Siniscola al comando del capitano Andrea Domenici. Evidenti le ferite determinate dalla caduta: a parte le lesioni, il corpo del povero turista era adagiato proprio a ridosso della parete; posizione spaziale sempre riscontrabile quando qualcuno precipita a terra per un incidente o un malore (diverso è invece il caso di una caduta causata da violenza, come uno spintone).
La salma è stata trasportata in obitorio all'ospedale San Francesco di Nuoro. I familiari del giovane calabrese sono arrivati a Dorgali ieri sera per riportare a casa il loro congiunto. La dinamica dell'accaduto sembra chiara, ma è ovvio che un'inchiesta della Procura dovrà accertare tutti i risvolti e verificare punto per punto il racconto dei testimoni. ( p. s. )