«È dai tempi del lockdown che le strade non vengono toccate»: esordisce così il sindaco Massimo Zedda durante la conferenza stampa di oggi, in cui è stato presentato "Cagliari, città limpia", il nuovo progetto sull'igiene urbana. «Si sono accumulati quattro anni di polvere e quello che rimane lo respiriamo noi».

È iniziato ieri notte, nella zona della Marina e in parte del centro storico, il nuovo piano di pulizia straordinaria che prevede l'uso di mezzi sperimentali con autocisterne e lance ad alta pressione che permetteranno una pulizia profonda delle strade cittadine. 
La novità è che non sarà più necessario spostare l'auto durante le operazioni: gli interventi verranno effettuati sotto i mezzi parcheggiati.

«Chiediamo la collaborazione dei cittadini», l'appello di Luisa Giua Marassi, assessora all'Ecologia urbana, ambiente e verde pubblico. «Abbiamo un numero verde e riceviamo segnalazioni su tutti i canali. Stiamo lavorando anche per ridurre da 24 a 6 ore le tempistiche per i servizi di pulizia d'emergenza».

«Mancano gli incentivi alla popolazione e alle attività commerciali»,  aggiunge il sindaco, che pensa a delle ricompense per i cittadini più impegnati: «Un esempio sarebbe l'abbattimento della Tari».

Alcune difficoltà nel mantenimento della pulizia di certe aree, come i nuovi marciapiedi di viale Trieste. «Per pulire le cicche di sigaretta dalla ghiaia servirebbe un minuzioso lavoro manuale o l'uso di resine particolari, che però possono essere tossiche per gli alberi che sono stati impiantati», dice Zedda. 

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