Non è una metafora, non è una provocazione artistica, non è nemmeno una protesta.

È un uomo che urina sulle statue di Costantino Nivola, sotto il Consiglio regionale in via Roma a Cagliari.

La fotografia ferma l’istante esatto in cui l’inciviltà diventa un gesto pubblico, quasi normale e distratto.

Succede in pieno centro, davanti a uno dei luoghi simbolo della politica sarda.

Le opere di Nivola — artista di respiro internazionale, tra i pochi sardi capaci di portare la propria terra nel linguaggio dell’arte moderna — diventano un orinatoio improvvisato.

E così la scena fotografata, diventa notizia. E all’improvviso non è più solo una bravata, né soltanto un atto osceno: è uno specchio scomodo di come trattiamo ciò che dovrebbe rappresentarci. L’arte pubblica ridotta a sfondo urbano, invisibile come un muro qualunque.

Fino a quando sono intervenute le guardie giurate del palazzo dell’assemblea legislativa della Sardegna che hanno costretto l’incivile a ripulire tutto. Il palazzo del Consiglio regionale e il piazzale che ospita le statue di Nivola sono costantemente controllati e monitorati dal personale di vigilanza, che interviene quotidianamente per prevenire e contrastare episodi di degrado, purtroppo sempre più frequenti nelle ore notturne e all’alba.
«Il personale di vigilanza», fanno sapere dal Consiglio regionale, «è intervenuto immediatamente, allontanando la persona sorpresa a espletare i bisogni fisiologici davanti a una delle statue del Nivola. L’intervento è stato dunque tempestivo ed efficace, a conferma dell’attenzione costante nella tutela e nella salvaguardia dei beni pubblici e del patrimonio artistico presente nell’area del Consiglio».

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