Intorno, ville e il verde dell'orto dei cappuccini. All'interno, una sala riunioni trasformata in alloggio di fortuna: quindici brande per quindici ragazzini.

Minorenni, senza genitori, stranieri. Gambiani, soprattutto, ma anche senegalesi, tra i 14 e i 17 anni.

È stata trasformata in un accampamento d'emergenza la sede della Croce rossa di Cagliari, in viale Merello.

I giovani migranti sono lì dal 6 ottobre: la nave spagnola Rio Segura aveva scaricato in Sardegna 1.258 stranieri salvati nel canale di Sicilia, portando al collasso il sistema dell'accoglienza.

«Ci è stata chiesta la disponibilità e noi l'abbiamo data. In Sardegna non ci sono strutture adeguate per i minorenni»: la spiegazione è di Fernanda Loche, presidentessa della Croce rossa cagliaritana.

L'articolo di Enrico Fresu sul quotidiano oggi in edicola
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