Università di Cagliari, 8mila ragazzi alle Giornate dell'orientamento
Il rettore Mola: «Le donne sono il 60% degli iscritti»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Oltre 2.500 studenti al giorno, 80 scuole registrate, oltre 8mila presenze complessive, cinque nuovi corsi di laurea presentati. Sono i numeri del successo ottenuto dalle Giornate dell'orientamento, l'evento organizzato dall'Università degli Studi di Cagliari, che si sono tenute alla Cittadella universitaria di Monserrato.
Tre giornate con incontri pensati appositamente per fornire ai futuri studenti tutte le informazioni per scegliere al meglio il giusto percorso di studi. Organizzati laboratori didattici e attività museali, incontri e presentazioni, visite guidate a strutture di ricerca, aule informatiche, sale studio, biblioteche e musei della Cittadella. In mostra anche tutti i servizi offerti dall'Università. I docenti, il personale tecnico-amministrativo e bibliotecario, insieme ai tutor di orientamento e buddy, si sono messi a disposizione dei ragazzi per illustrare loro servizi i servizi offerti dal Cus, il counseling psicologico, il Sia (Servizio Inclusione e Apprendimento per studenti con disabilità) e poi il College Sant'Efisio, il Job Placement, l'Ersu, il Centro Linguistico.
«Queste giornate sono sempre attese da studentesse e studenti», afferma il rettore Francesco Mola, «in questi incontri presentiamo l'Ateneo, in ogni edizione cresce il numero di persone che si incuriosiscono per la nostra attività».
Presentati anche i cinque nuovi corsi che hanno arricchito ulteriormente l'offerta formativa di Unica: Biotecnologie marine e degli ecosistemi acquatici e Logopedia; Management delle destinazioni e del turismo culturale (entrambi si terranno nella sede di Oristano); Servizio sociale e innovazione per la sede di Nuoro e Cinema, musiche e teatro.
«Abbiamo vinto la scommessa», prosegue il Rettore, «allargando l'offerta formativa di anno in anno. Il numero di immatricolati è cresciuto». Importanti anche i risultati sul fronte delle iscrizioni femminili ai corsi Stem. «Il 60% degli studenti iscritti all'Università sono donne», sottolinea ancora il rettore, «quindi il numero è molto cresciuto. In aumento anche il numero delle ricercatrici».
(Unioneonline)