Ogni domenica mattina, decine di ragazzi si ritrovano con le scarpe da running ai piedi e un obiettivo comune: correre insieme. Non conta la velocità, non conta l’esperienza. Il motto è semplice: «andare al passo dell’ultimo». Così è nato Suncity RunClub, la community sportiva che vuole trasformare la corsa da attività solitaria a rituale collettivo fatto di inclusione, amicizia e socialità.

Dalla prima idea al traguardo dei 50 runner

Il progetto prende vita dall’intuizione di due amici cagliaritani, Manfredi Giovanni Seu, 28 anni, e Stefano “Stewie” Meleddu, 27. In pochi mesi il gruppo è cresciuto fino a sfiorare i 50 partecipanti in una sola uscita. E non solo offline: su Instagram contano già oltre 1900 follower, mentre i contenuti su TikTok diventano virali. Tra il Poetto e le vie del centro, hanno creato una vera «mandria» di zebra runner, simbolo di unità e libertà.

«La corsa è stata un pretesto per conoscere persone nuove e stare bene insieme» racconta Manfredi. «Mi ha aiutato fisicamente e mentalmente, e ho voluto condividerlo con gli altri».
Stefano aggiunge: «A Cagliari spesso si pensa che non ci siano opportunità, ma non è così. Ci siamo detti: se vogliamo fare qualcosa, dobbiamo farla a modo nostro. Così è nato Suncity».

Un club aperto a tutti

Il format è chiaro: 5 km alla portata di chiunque, stretching, defaticamento e rinfresco finale. Per i più esperti, i cosiddetti “dogs”, non mancano allenamenti extra e attività come trekking, calcetto o arrampicata.
Il cuore pulsante della community è un gruppo WhatsApp dove si condividono progressi, incoraggiamenti e appuntamenti. «La zebra è il nostro simbolo» spiega Manfredi. «Un animale libero, che in mandria si protegge: uniti raggiungiamo i nostri obiettivi».

Alla loro crescita contribuiscono anche Davide Fresu e Marco Cadeddu, che curano i contenuti digitali. «Mi sono unito da neofita, e ho trovato un’energia incredibile» racconta Davide. Marco conferma: «Chi vive a Cagliari deve conoscerli, il loro spirito è contagioso».
E le testimonianze dei partecipanti parlano chiaro. «Si sta uniti e nessuno viene lasciato indietro» dice Marco Murgia. «Ho unito lo sforzo fisico alla compagnia» aggiunge Francesco Lusso. Per Letizia Rombi, alla sua prima esperienza con la corsa, «l’ambiente inclusivo è stata la spinta a continuare. Anche se sono lenta, mi hanno sempre motivata».

Progetti futuri

Il futuro di Suncity è tutto da scrivere: una corsa ecologica al Poetto, un evento sportivo-musicale, la nascita di un’associazione no profit. Intanto, ogni domenica, l’appuntamento è già fisso. Basta allacciare le scarpe e unirsi alla mandria di Suncity.

© Riproduzione riservata