«Scusi ma sono di fretta, stiamo andando via perché il parcheggio costa troppo». A dirlo è una signora sulla quarantina, troppo imbufalita per fermarsi a parlare, che risale sulla sua Mini bianca e sgomma via. Lo scenario è quello del Poetto, sesta fermata, parcheggi dell’Ippodromo.

I posti

Tanti si fanno ingolosire dai numerosi posti vuoti nelle strisce blu. Poi, una volta giunti alla macchinetta in cui inserire le monete per prendere il ticket, cambiano espressione, e i volti assumono smorfie a metà tra il sorpreso e l’indignato.

Perché le tariffe sono 5 euro per tre ore di sosta, 9 euro per sei ore, mentre la giornata intera da dieci ore ne costa 14. C’è chi sapeva e non viene, chi non sapeva, vede i prezzi e se ne va. E chi sceglie di pagare comunque, ma difficilmente lo rifarà.

«Noi non torneremo più», sentenziano Romina Caratzu e Antonio Scalas, arrivati da Assemini. «Abbiamo pagato 5 euro per stare un paio d’ore, questi soldi li spendiamo a Chia che obiettivamente è un’altra cosa».

I turisti

Una sorpresa amara per i sardi tanto quanto per i turisti. «Siamo appena stati in Puglia dove per la giornata intera pagavamo 8 euro», racconta Vincenzo Giordano, di genitori sardi ma stabilito a Londra, venuto in compagnia di amici. Piero Vitali arriva da Bergamo, ed essendo al suo primo giorno di mare, cerca di prenderla con filosofia: «La giornata intera ha un costo davvero alto, ma io ho pagato 5 euro per tre ore e diciamo che va bene, siamo pur sempre al mare».

Le presenze

Tariffe che si riflettono anche sulle presenze in spiaggia. «Abbiamo notato che c’è molta meno gente, del resto lo si può intuire da tutti questi parcheggi vuoti», fa notare Claudia Picci, che per la mezza giornata ha speso persino più degli altri, «quasi 10 euro, perché ho pagato dall’app e il costo del servizio viene 90 centesimi». 

Davide Lao

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