Nuovi progetti per cambiare volto al quartiere, ma anche nuove polemiche per la maggioranza di centrosinistra. Il Consiglio della Municipalità di Pirri ha approvato ieri, con voto unanime, alcune modifiche ai Piru – i Piani Integrati di Rigenerazione Urbana – che prevedono la nascita di un campus scolastico, edilizia sociale e nuove infrastrutture stradali. Ma un'astensione sospetta e un presunto conflitto di interessi stanno già accendendo il dibattito politico in città.

L’aula ha dato il via libera a due interventi strategici. Il primo riguarda l’area compresa tra via Newton, via Vesalio, via Venturi e viale Marconi, dove sorgeranno un campus scolastico, nuove abitazioni (con una quota destinata all’edilizia sociale) e un collegamento viario tra via Vesalio e viale Marconi. Il secondo interesserà invece le zone adiacenti al quartiere di Santa Teresa, dove sono in programma un campo da calcio e una nuova area commerciale.

Il terzo intervento – quello previsto tra il seminario arcivescovile e l’istituto Giua, che avrebbe dovuto ampliare il parco di San Michele – ha invece ricevuto parere negativo.

Qui la maggioranza si è divisa: i consiglieri Murgia (Avs) e Porcedda (Pd) hanno scelto l’astensione, chiedendo più trasparenza e dettagli tecnici. L’unico voto contrario è arrivato dalla consigliera Piludu (Pd), che ha espresso forti dubbi sulla pianificazione delle nuove infrastrutture. Nettamente contrari anche i consiglieri del centrodestra – Ciaramella (Alleanza Sardegna), Fanari (Fratelli d’Italia) e Vincis (Forza Italia) – preoccupati per gli impatti su traffico e vivibilità.

«A scuotere la seduta, però, è stato un presunto caso di conflitto di interessi. Al centro della bufera il consigliere Spiga (Progressisti), titolare dell’omonimo acetificio pirrese, una delle aziende proponenti le modifiche ai Piru», spiegano i consiglieri di centrodestra, «Nonostante l’evidente coinvolgimento, Spiga ha preso parte alla discussione e seppur si sia astenuto ha comunque votato, generando non poche perplessità». E aggiungo: «A pochi giorni dal caso Cao, ecco un’altra grana per il partito del Sindaco Zedda e per la maggioranza di governo in Comune e in Municipalità».

Dopo il passaggio in Municipalità, la palla passa ora al Consiglio comunale, che dovrà deliberare in via definitiva, tenendo conto dei pareri espressi a Pirri. Ma la tensione politica resta alta e il dibattito su trasparenza e interessi privati nella gestione della cosa pubblica è tutt’altro che chiuso.

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