I trolley dei turisti lasciano il passo ai passeggini all’ombra della statua della Madonna. Su una panchina una coppia di anziani cerca un po’ di ombra mentre uno stormo di piccioni si abbevera a una fontana durante una mattina di metà ottobre particolarmente calda. «Sembra essere tornati indietro di 40 anni», dice Franca Melis, «stampacina doc», a passeggio in una piazza del Carmine dove la vita scorre lenta e tranquilla. Come se le risse e le bottiglie rotte tra senzatetto, spacciatori e microcriminali fossero solo un triste e lontano ricordo di un quartiere ormai rinato. «Vede? Non ci sono pattuglie di polizia o carabinieri ora», dice la donna, «eppure la piazza è tranquilla e animata da famiglie e passanti, proprio come succedeva anni fa quando piazza del Carmine era il salotto buono della città».

I controlli dei carabinieri in piazza del Carmine

Belle vibrazioni

L’impalpabile sensazione di maggiore sicurezza sembra essersi diffusa ovunque nei negozi che fanno da cornice alla piazza. «Qualcosa è di certo cambiato», confermano i fratelli Claudio e Massimo Lorrai, titolari di una barberia davanti alla piazza, nonché comici arcinoti della compagnia teatrale Lapola. «E anche di sera, quando il sole tramonta, l’atmosfera appare decisamente più tranquilla».

Più sicuri

Pochi metri più in là, la soddisfazione per la stretta sulla sicurezza è simile. «Risse e urla sono diminuite», dicono sia da dietro al bancone di un negozio di bomboniere che dalla cassa di un bar all’angolo con viale Trieste. «Qualche balordo a volte torna in piazza, ma le pattuglie delle forze dell’ordine riescono subito a evitare che la situazione degeneri».

Giuseppe Neri da mezzo secolo gestisce un negozio di antiquariato che si affaccia sulla piazza. Vedendola baciata dal sole, vissuta da bambini e anziani e fotografata dai turisti, pensa solo a una cosa: «la zona rossa scadrà a metà novembre. È indispensabile prolungarla per garantire la sicurezza in una piazza che può rinascere definitivamente», dice. «Certo, per portare un po’ di tranquillità è stata necessaria una misura estrema di prefettura e questura, ma se può servire a riportare la pace in un bellissimo angolo della città, ben venga».

Cascate in centro

L’altra faccia della medaglia di un centro che cerca di risollevarsi la sta offrendo piazza Matteotti. Fresca di un restyling lungo e sofferto che ha riportato la luce su un angolo buio e spesso malfamato del fronte mare, sta evidenziando tutte le lacune di una progettazione approssimativa. Basta vedere il “lago urbano” che si è formato in prossimità della fermata del bus di via Roma, di fronte al Municipio.

La suggestiva fontana a raso si sviluppa infatti in pendenza riversando migliaia di litri d’acqua in strada proprio nel punto in cui i passeggeri delle linee Ctm in transito scendono improvvisandosi equilibristi per uscire indenni verso la porzione di marciapiede rimasto all’asciutto.

L. M.

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