I giudici della Corte d'Appello di Cagliari hanno confermato la condanna dell'indipendentista di Terralba Salvatore "Doddore" Meloni a cinque anni di reclusione per bancarotta per distrazione. L'accusa risale al 2007, quando il leader di Meris avrebbe sottratto beni ad un fallimento di una sua società di trasporti (alcuni vecchi trattori e un muletto), impedendo così che il curatore potesse venderli per pagare i creditori.

Doddore Meloni si è difeso in sardo, con l'interprete autorizzato dai giudici dell'Appello, ma alla fine il collegio di secondo grado ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Michele Incani e confermato la condanna di primo grado decisa dal Tribunale di Oristano due anni fa. Il leader di Meris, in una nota, ha contestato la condanna a 5 anni ma ha comunque confermato la soddisfazione per essere riuscito a far riconoscere anche alla Corte d'Appello di Cagliari il principio che i sardi possano parlare in limba con un interprete che traduca simultaneamente in italiano.
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