Le fiaccole hanno illuminato le strade del centro e una grande bandiera della Palestina, cucita dai frammenti portati dai partecipanti, ha preso vita ai piedi del Bastione. Cagliari, per il terzo venerdì consecutivo, ha battuto all’unisono al grido di “Free Palestina”.

La manifestazione “Notte per Gaza” ha portato in strada migliaia di persone: musica, arte, cartelli e bandiere per chiedere lo stop ai bombardamenti e schierarsi apertamente al fianco del popolo palestinese. Il corteo, partito da via Roma davanti al Consiglio regionale, ha occupato la carreggiata rallentando il traffico: «Un disagio necessario per smuovere le coscienze», hanno spiegato gli attivisti.

La tappa più attesa è stata Palazzo Bacaredda, dove il sindaco Massimo Zedda ha accolto una delegazione dei manifestanti. Davanti a loro ha ribadito: «Cagliari è città di pace. Questa sera accogliamo ed esponiamo la bandiera palestinese in Comune». E ha rilanciato l’appello del presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi: «I sindaci siano costruttori di pace. Facciamo in modo che lo siano anche tutte le cittadine e i cittadini. È un impegno comune e un lavoro collettivo non voltarci mai dall’altra parte, ma tendere sempre una mano a chi è in difficoltà».

Zedda non ha usato mezzi termini: «A Gaza si sta commettendo un genocidio, una strage d’innocenti, una violenza continua e una violazione sistematica del diritto internazionale. Riconoscere la Palestina come Stato è necessario».

E aggiunge: “Oltre alla Palestina, sono quasi 60 i paesi che soffrono situazioni drammatiche di guerra e conflitto. Oggi questa bandiera in Municipio li rappresenta tutti».

Dopo l’incontro con il primo cittadino, il corteo ha ripreso il cammino attraversando via Roma, viale Trieste, corso Vittorio Emanuele, piazza Yenne e via Manno, fino a raggiungere piazza Costituzione.

Qui il sit-in finale ha trasformato le scale del Bastione in un palco improvvisato: una trentina di artisti si sono alternati con brani ispirati alla tradizione palestinese, mentre i manifestanti hanno sventolato con forza le bandiere della Palestina e della Pace e hanno cantato insieme anche a chi, alla chiusura dei negozi sulle vie dello shopping, ha deciso di fermarsi e partecipare alla manifestazione. Un finale corale che ha fatto del centro di Cagliari un mosaico di colori e voci per la pace.

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