Sale il livello di rischio in Sardegna, che passa da basso a moderato secondo l’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute.

Monitoraggio che certifica come il trend si sia invertito.

Risale, di poco e mantenendosi a livelli ancora bassi, il valore dell’indice Rt nazionale. Idem per l’incidenza.

Dati tutto sommato non preoccupanti ma che certificano l’inversione di tendenza dopo mesi in cui tutti i numeri sono stati in diminuzione.

L’indice Rt nazionale è a 0,66, la scorsa settimana era a 0,63. L’incidenza settimanale è di 11 casi ogni 100mila abitanti, una settimana fa era a 9.

Se la settimana scorsa tutte le Regioni erano classificate a rischio basso, ora otto sono passate al moderato: la Sardegna appunto, le Province autonome di Trento e di Bolzano, Abruzzo, Campania, Marche, Veneto e Sicilia.

Nessun segnale di allarme dagli ospedali: nessuna Regione supera la soglia critica né in terapia intensiva né in area medica. 

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è del 2%: i ricoverati passano da 240 (29/06/2021) a 187 (06/07/2021). L'occupazione in aree mediche scende ulteriormente (2%) e i ricoverati passano da 1.676 (29/06/2021) a 1.271 (06/07/2021).

“La circolazione della variante Delta è in aumento, oltre al tracciamento dei casi e al completamento dei cicli vaccinali è necessario rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale”, si legge nel documento.

(Unioneonline/L)

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