Oltre 200 milioni di euro.

È questo l'ammontare stimato dei danni causati dal maltempo nel 2018.

Un conto che si compone di 166 milioni di euro di danni causati al patrimonio pubblico e ai privati dalle piogge e dagli allagamenti nel solo mese di ottobre, cui si aggiungono 46 milioni di euro di danni provocati dagli altri eventi meteorologici che si sono susseguiti da gennaio.

Un totale, dunque, calcolatrice alla mano di 215 milioni di euro, messo nero su bianco dalla Regione in una relazione tecnica inviata dal governatore Francesco Pigliaru a Roma.

Destinatari, il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.

Un dossier, spiega una nota diffusa dalla giunta regionale, per motivare la richiesta di dichiarazione dello "stato di emergenza nazionale per gli eventi calamitosi del 10 e 11 ottobre", già formulata a Palazzo Chigi all'indomani dell'emergenza.

"La documentazione - spiega Villa Devoto - riporta la ricognizione dettagliata, per ciascun Comune coinvolto, oltre che dei danni conseguenti alle due giornate di maltempo, anche di quelli riferiti agli eventi di analoga intensità e conseguenze accaduti nel corso del 2018 e certificati dalla deliberazione della Giunta regionale 43/32 del 29 agosto, così come delle opere minime necessarie per la mitigazione del rischio".

L'invio dei documenti al governo è il primo passo dell'iter per ottenere l'ufficialità dello stato emergenziale, così da poter ottenere stanziamenti per la ricostruzione e poteri straordinari, anch'essi finalizzati alla messa in sicurezza dei territori colpiti.

"Ringraziamo ancora un volta i sindaci e tutto il sistema di Protezione civile per l'enorme sforzo fatto anche nei giorni immediatamente successivi agli eventi calamitosi che hanno colpito i territori. È grazie alla raccolta dei dati e alla documentazione che essi hanno fornito, in maniera tempestiva e precisa, se è stato possibile proporre già oggi al Governo le richieste da evadere", il commento dell'assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente Donatella Spano.

"In questo momento - aggiunge Spano - è certamente necessaria molta solidarietà nel Paese, flagellato dal maltempo. Per questo è opportuno che il Fondo nazionale di Protezione civile venga fortemente alimentato, in modo da venire incontro a tutte le ferite che gli eventi meteorologici del mese di ottobre hanno lasciato".

(Unioneonline/l.f.)

Maltempo in Sardegna, il ponte del fascio della 195 (foto L'Unione Sarda)
L'allagamento a Pirri (foto Claudia Tuveri)
La strada provinciale 4 chiusa dall’uscita di San Sperate fino al km8 in direzione Sestu (foto Cc Cagliari)
Fulmine a Cagliari (foto di un lettore)
Interno di un condomino in via Mandrolisai a Cagliari (foto L'Unione Sarda)
La rotonda di La Maddalena spiaggia (foto L'Unione Sarda)
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Cagliari, via Mandrolisai (L'Unione Sarda)
Il ponte della Scaffa chiuso (foto L'Unione Sarda)
La strada vicino a La Maddalena (foto L'Unione Sarda)
Il crollo della copertura di una casa a Elmas (foto L'Unione Sarda)
Il sottopasso 130 nella zona della metro a Elmas (foto L'Unione Sarda)
Il rio Sestu a Elmas ingrossato e a rischio esondamento: ora sotto controllo (foto L'Unione Sarda)
I soccorsi per un Vigile del fuoco a Uta (foto Lorenzo Ena)
L'uomo stava facendo un sopralluogo nel territorio devastato dal maltempo (foto Lorenzo Ena)
Ha avuto un malore (foto Lorenzo Ena)
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