Low cost: arriva il verdetto dell'UeIllegittimi gli aiuti regionali ai vettori
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Gli aeroporti sardi sono salvi, ma le compagnie aeree dovranno restituire i milioni di euro ricevuti attraverso la legge 10 del 2010.
E' questa la decisione della commissione europea, che ha giudicato un "vantaggio irregolare", in violazione delle norme sugli aiuti di stato, i finanziamenti pubblici della Regione a favore dei voli low cost.
Dovranno restituire i soldi incassati solo le compagnie che hanno lavorato negli scali di Cagliari e Olbia, mentre la decisione non riguarda Alghero, già oggetto di un procedimento nel 2014.
I COMMENTI - L'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana per ora non si sbilancia: ."Prima di esprimere alcun commento in merito bisogna attendere la pubblicazione del provvedimento Comunitario in forma integrale, sul quale, al momento, è stata diramata esclusivamente una nota stampa ufficiale. Per quanto dato conoscere appare quindi ampiamente giustificata l'estrema cautela e circospezione che ha ispirato l'agire della Regione in questa vicenda. La decisione appare complessa - continua Deiana - sembra operare diversi distinguo e porre importanti condizionamenti all'intervento pubblico. Sempre dalle notizie ad ora disponibili, emergerebbe la confortante ipotesi che gli aeroporti sardi non debbano essere gravati da obbligo di restituzione degli aiuti considerati illegittimi: ciò consentirebbe di mettere in sicurezza i bilanci delle società di gestione degli scali e di poter più serenamente programmare il futuro. Per quanto attiene specificamente ad Alghero - spiega il titolare dei Trasporti - alla luce di quanto detto si potrà proseguire con fiducia nel percorso di privatizzazione avviato. Rimangono a questo punto da esaminare con attenzione i delicati profili dei rapporti con le compagnie poiché, in merito, la decisione della CE pare esprimere un orientamento negativo prevedendo un obbligo di restituzione da parte dei vettori. Un ringraziamento infine è rivolto anche alle società di gestione aeroportuali e al loro management, con particolare riferimento a quello di Alghero - conclude l'assessore - per aver condotto in sinergia tra di loro e con il coordinamento della Regione, un faticoso, paziente, proficuo lavoro utile al raggiungimento del risultato".
Anche Ugo Cappellacci, leader dell'opposizione in Consiglio regionale, resta causo: "Attendiamo di vedere il testo integrale della decisione per proporre alla giunta regionale di utilizzare tutti gli strumenti giuridici e politici per ribellarsi", è il commento dell'ex presidente della Regione. "Ribadiamo la necessità di difendere con la massima determinazione gli interessi della Sardegna davanti all’Unione Europea perché il diritto alla mobilità dei sardi, al trasporto di persone e merci fa parte della nostra libertà e non può essere compresso".