«Lavori ancora fermi all’Oncologico di Cagliari»: la rabbia dei pazienti
Nessun cantiere per le sale operatorie, le associazioni in pressing su Bartolazzi: «Intervenga subito»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«Purtroppo ancora una volta dobbiamo registrare una mancanza di rispetto degli impegni assunti dalla dirigenza dell'Arnas Brotzu nei riguardi dei/delle pazienti oncologiche. Apprendere che non sono ancora iniziati i lavori di ricostruzione delle due sale operatorie dell'ospedale oncologico "Armando Businco" di Cagliari sta destando viva preoccupazione anche in considerazione dei tempi ristretti per completare e collaudare le opere entro il 26 giugno 2026».
Lo affermano in una nota le associazioni Cittadinanzattiva Tribunale dei Diritti del Malato, Comitato Sa Luxi, Dragon Karalis Pink Team, Fidapa Cagliari, Il Giardino di Lu, Komunque Donne, Lega Italiana contro il Tumore, Maipiùsole contro il Tumore, Medicina Democratica, Salute Donna, Sinergia Femminile, Socialismo Diritti Riforme che chiedono un immediato intervento dell'assessore della Sanità.
«Tramontata la speranza di vedere realizzate sale operatorie modulari, prefabbricate», sottolineano le associazioni, «le persone con problematiche tumorali e le associazioni hanno dato credito al progetto di demolizione e ricostruzione delle sale operatorie anche per poter utilizzare, così com'era stato in varie occasioni sottolineato dai vertici dell'Arnas e dall'assessore Armando Bartolazzi, i fondi del Pnrr di circa 11 milioni di euro. Niente però finora sembra essere andato a buon fine e il rischio di non vedere realizzate, in tempi utili, le nuove Sale Operatorie si profila sempre più come una pericolosa realtà».
«Richiamare l'attenzione su quanto sta avvenendo al Businco», concludono le associazioni dei pazienti, «è però un dovere dell'assessorato a cui chiediamo di intervenire con urgenza anche, eventualmente, per rimuovere gli ostacoli alla realizzazione del progetto. È evidente che un ritardo nella consegna delle opere non solo comporterà la perdita del finanziamento ma determinerà la scomparsa dell'ospedale oncologico che, senza le sale operatorie, perderà il suo principale ruolo provocando un danno all'intera comunità isolana».
(Unioneonline)