Incendi, in Sardegna il 65% è doloso: "Ma diminuiscono gli ettari andati in fumo"
In calo la superficie distrutta dalle fiamme: "Si conferma l'efficacia dell'apparato", dice il comandante del Corpo forestalePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Più incendi, di cui il 65% di natura dolosa, ma meno superficie distrutta dalle fiamme.
"Alla data dell'1 settembre - spiega il comandante del Corpo forestale, Antonio Casula, tracciando un primo bilancio dei roghi scoppiati dall'inizio della stagione in Sardegna - abbiamo avuto un aumento del 6% del numero degli incendi rispetto agli ultimi dieci anni, ma la superficie boschiva interessata è inferiore del 67%. Questo dato dimostra l'efficacia della campagna antincendio portata avanti finora".
Complessivamente sono andati in fumo poco più di 5mila ettari, in passato si è arrivati anche agli 8mila.
"Basti pensare che a Gran Canaria in una sola giornata le fiamme hanno distrutto 3.600 ettari di territorio per capire quanto l'apparato in Sardegna abbia funzionato - sottolinea Casula -. In tre mesi e mezzo di attività, la macchina regionale ha visto in campo undici elicotteri per un totale di 900 litri d'acqua trasportati, 3.500 invece quelli del Super Puma più l'apporto dai tre Canadair di stanza ad Alghero".
In media in questa stagione gli incendi hanno interessato due ettari e mezzo di territorio, contro i sei degli ultimi dieci anni con un picco di 15 ettari raggiunto tra il 2007 e il 2009.
"Abbiamo avuto fino ad oggi cinque o sei incendi sopra i cento ettari - precisa il comandante del Corpo forestale - gli altri sono stati subito spenti. Il più grande, di 600 ettari di bosco, è scoppiato il 13 luglio scorso a Tortolì".
"Noi indaghiamo - ha concluso - su tutti gli incendi con una superficie bruciata superiore ai 4 ettari. E il 65% di quelli avvenuti quest'anno ha un'origine dolosa. Presto avremo risultati importanti per dare un nome e un volto ai responsabili".
(Unioneonline/D)