La Sardegna, ancora all'ultimo posto tra le regioni italiane che somministrano più vaccini nell'arco delle 24 ore, prova comunque ad accelerare nella campagna di inoculazioni anti-Covid.

Nel giorno in cui c'è stato il passaggio al portale di prenotazione di Poste Italiane, l’Isola ha infatti raggiunto quota 13.774 vaccini nell'arco della giornata, passando a un totale di oltre 651mila dosi somministrate a livello regionale. 

Sempre secondo il report aggiornato del Governo, complessivamente in Sardegna è stato somministrato l'80,6% delle 808.440 dosi consegnate dalla struttura commissariale centrale.

Nel dettaglio, mentre a livello nazionale ha completato il ciclo vaccinale quasi il 14% della popolazione, la Sardegna si ferma all'11,6 con quasi il 40% dei cittadini che ha ricevuto almeno una dose (39,97%).

L’Isola è fanalino di coda anche sugli over 80, il 30,99% non ha ancora ricevuto la prima dose. Percentuale che in Veneto scende all’1,56%.

"La campagna di vaccinazione prosegue - dice il governatore Christian Solinas - mantenendo saldo l'obiettivo di arrivare alla completa immunizzazione dei sardi nei tempi più rapidi. Per realizzare questo traguardo stiamo mettendo in campo ogni strumento a nostra disposizione. Continuiamo a potenziare il sistema con l'attivazione di nuovi punti di vaccinazione e nuovi hub, rendendo la campagna sempre più capillare sul territorio. Anche l'introduzione del nuovo sistema di prenotazione si inserisce perfettamente all'interno del percorso che abbiamo tracciato".

Avvio positivo in Sardegna per il sistema di Poste Italiane secondo l'assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu: "Un buon segnale, dai primi dati. La campagna diventa sempre più massiva con la progressiva apertura alle fasce d'età più giovani. Iniziamo a vedere i primi riflessi delle vaccinazioni sul quadro epidemiologico. Ora è fondamentale completare l'immunizzazione dei soggetti più a rischio. La battaglia contro il virus riguarda tutti e il vaccino è l'arma più potente che abbiamo a disposizione, per proteggere noi stessi e chi ci sta vicino". 

(Unioneonline/l.f.)

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