I Lions si mobilitano per la casa d’accoglienza, due spettacoli al Teatro Massimo il 4 e 6 novembre
La situazione economica si è aggravata e la struttura è a rischio chiusura: al via iniziative per reperire i fondi e tenerla in vitaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I Lions si mobilitano per trovare fondi e scongiurare la chiusura della casa di accoglienza di Cagliari, che ospita pazienti ambulatoriali oncologici, trapiantati d’organo o persone affette da altre importanti patologie e i familiari accompagnatori provenienti da tutta l’Isola.
La Casa d’Accoglienza Lions è composta da 26 unità residenziali e dagli ambienti comuni (zona cucine, soggiorno e sala da pranzo, una cappella, un giardino) e si trova vicino agli ospedali Businco, Microcitemico e Brotzu.
Negli anni ha ospitato oltre 200mila pazienti che hanno potuto soggiornare durante i lunghi periodi di terapia in regime di day hospital. Un utilissimo luogo per accogliere persone che vivono un momento difficile.
La casa di accoglienza non usufruisce di sovvenzioni pubbliche e si regge sul 5x100, su donazioni di privati e su iniziative di raccolta fondi. La situazione economica si è aggravata, fanno sapere i Lions, a causa “degli insostenibili rincari delle utenze da un lato e del calo delle donazioni dall’altro”. E proprio “nel momento in cui la ripresa post Covid di tutte le attività sanitarie rende nuovamente frequentato e indispensabile” il presidio.
Di qui una serie di attività per raccogliere fondi. La prima è la messa in scena al Teatro Massimo di Cagliari dello spettacolo “Casa di bambola”, in programma il 4 e 6 novembre.
La scelta di questo testo teatrale, spiegano i Lions, “è anche legata all'esigenza di sostenere le donne rispetto ad un mondo che sovente le emargina privandole delle più elementari libertà”. Casa di bambola è un testo teatrale scritto da H. Ibsen nel 1879, ispirato a una storia vera.
(Unioneonline/L)