Finita l'omelia partono le note di "Io vagabondo", la canzone dei Nomadi preferita da Salvatore Usala.

Nel giorno dell'ultimo saluto al guerriero di Monserrato, paladino dei disabili gravi e di chi come lui conviveva con la Sla, la chiesa di San Carlo Borromeo si riempie in fretta.

Parenti, amici e compagni di battaglie, riuniti per dare l'addio al guerriero d'acciaio, scomparso martedì, dopo il ricovero all'ospedale Marino e decine di sit-in di protesta e scioperi della fame e della sete mossi per anni dallo stesso obiettivo: il riconoscimento dei diritti di chi soffre.

Continuerà a combattere, dall'alto.
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