I dubbi di Confcommercio: “Ordinanza che complica le riaperture”
Il coordinatore regionale Emanuele Frongia critica l’ordinanza di Christian Solinas: “Chi calcola il ricambio d’aria? Chi controlla il green pass?”
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"La nuova ordinanza del governatore Solinas, per quanto buona nelle intenzioni, non fa altro che creare confusione nel settore della ristorazione".
E' quanto sostiene in una nota Emanuele Frongia coordinatore regionale di Fipe Confcommercio Sardegna. "Sono due i punti dell'ordinanza che destano preoccupazione negli operatori del settore e rispettivamente riferiti a feste e ristorazione si parla di ‘limite di presenze contemporanee non superiore ad una persona ogni 20 metri cubi d'aria’ anche al chiuso. È molto difficile capire cosa si intende - osserva - Cosa vuol dire, che i 20 metri cubi d'aria si misurano anche all'aperto? E come si misurano? L'altezza come la misuriamo? Rispetto all'albero che c'è nel giardino, rispetto a Marte o alla Stazione Spaziale Internazionale?", chiosa.
"Un altro problema è dato inoltre dal 'tasso di ricambio dell'aria non inferiore a 0,5'. Come si controlla il tasso di ricambio dell'aria tenendo i condizionatori spenti? - prosegue Frongia - Il Vigile Urbano che viene a controllare il rispetto di queste prescrizioni, che strumentazione utilizza per verificare il tasso di ricambio dell'aria?".
Ultimo aspetto riguarda la deroga per coloro che hanno la “certificazione verde”. "Dobbiamo essere noi esercenti a fare i controllori? - si chiede la Fipe - Rispetto a quale titolo il ristoratore o il barista può chiedere il green pass?"
Ma i quesiti non finiscono. "Come si può esentare dal conteggio dei metri cubi d'aria coloro che hanno un green pass per partecipare ad una festa se si può fare solo se tutti i partecipanti hanno un green pass? - sostiene Frongia - La conferenza Stato-Regioni in una nota ufficiale ha infatti ribadito la prescrizione del green pass per le feste anche in zona bianca. Questa contrarietà tra norme crea molti problemi applicativi alle imprese che confidavano in una ripartenza un po' più chiara. Consapevoli della necessità di tutelate la salute della collettività, sarebbe comunque opportuno rendere meno complesso quello che è già critico".
(Unioneonline/L)