Gal Marmilla, entro dicembre la pubblicazione relativa al progetto "Biokit Rurale"
Un documento che raccoglie l’esperienza di un gruppo di ricercatori con il paesaggio rurale come oggetto di studioPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Verrà presentata entro il prossimo dicembre, a Cagliari, la pubblicazione relativa al progetto “Biokit Rurale”. Un documento che raccoglie l’esperienza di un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura dell’Università di Cagliari, coordinato dal professor Carlo Atzeni, e condotta per sviluppare l’Azione di Sistema 2, del Piano di Sviluppo Locale del GAL Marmilla per la programmazione 2014-2022.
L’oggetto dello studio è il paesaggio rurale. Protagonista della ricerca, un progetto di sviluppo della dimensione multifunzionale dell’azienda attraverso un “kit rurale” sostenibile, provvisorio, modulare, riciclabile che contribuisca ad innalzare la qualità dello spazio rurale, denominato Biokit Rurale; un dispositivo architettonico modulare, componibile, multifunzionale ed ecosostenibile, che permette il passaggio ad un’economia a bassa emissione di carbonio. Uno strumento nato grazie a un percorso partecipativo che ha coinvolto un campione di nove aziende rurali, già impegnate in modalità produttive e di offerta di servizi multifunzionali.
«Questo progetto – commenta Michela Pusceddu, animatrice del Gal - rappresenta un modello replicabile di sviluppo territoriale, che grazie alla progettazione partecipata mette al centro le reali necessità del territorio e dei suoi abitanti. L'integrazione di aspetti ecologici, economici e sociali contribuisce alla valorizzazione del ricco patrimonio paesaggistico e culturale della Marmilla».
Il prototipo del Biokit Rurale verrà realizzato nel territorio del Comune di Pau e consentirà la verifica dell’efficacia delle soluzioni tecnologiche pensate.
«Il progetto di ricerca/azione di sistema Biokit Rurale – commenta Atzeni - prova a interpretare la complessità della realtà contemporanea e la mutazione del paesaggio rurale, proponendo una visione adattiva e anti-fragile del sistema insediativo che lo struttura».
«Grazie alla collaborazione tra Università e Gal – afferma Matteo Castangia, presidente del Gal - è stato possibile, inoltre, redigere uno studio delle strutture insediative e paesaggistiche di lunga durata del territorio e predisporre il dossier di candidatura per l’inserimento nel Catalogo Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici di due rilevanti ambiti sul territorio della Marmilla: le leccete del Monte Arci e le sugherete della Giara. Siamo fieri di questa collaborazione e siamo certi che porterà risultati duraturi nel tempo e che tutta la Marmilla potrà beneficarne».
