Fuoco e fumo nero al campo rom sulla 554, il sindaco: «Terreno da sequestrare"
La colonna di fumo nero si è alzata dal campo rom abusivo sulla Statale 554 alle 17 di domenica.
L'ennesimo rogo, acceso per ricavare metalli, questa volta è sfuggito di mano agli incendiari: per domare le fiamme sono intervenuti i Vigili del fuoco. "L'aria è diventata in poco tempo irrespirabile. Ancora una volta ci siamo dovuti chiudere in casa.
La situazione è insostenibile", ha commentato Michele Treglia, residente-ostaggio nella sua abitazione di Mulinu Becciu.
La pioggia di telefonate di protesta, anche dal quartiere di Su Planu, a Vigili del fuoco, Municipale e forze dell'ordine, non è passata inosservata.
"Quanto sta avvenendo non è più sostenibile", ha detto il sindaco Massimo Zedda. "È urgente un'azione decisa da parte di tutti. Il Comune continuerà la sua azione dopo che ha chiesto alla magistratura il sequestro dei terreni".
Non solo. Il comitato "no diossina" ha annunciato nuove azioni mentre il deputato di Unidos, Mauro Pili, ieri mattina ha presentato un esposto-denuncia in Procura.