Il messaggio non è in codice. Riservato, ma esplicito. Gli uomini della Guardia di Finanza lo hanno sequestrato insieme ad una montagna di documenti nella sede di Airgreen, uno dei colossi che, secondo l’Antitrust, si spartivano gli appalti dell’antincendio, a partire dalla Sardegna. Questa volta, però, non si discute di boschi e fuoco. Nel mirino, i signori del volo, hanno messo nientemeno che gli angeli statali dediti da sempre a salvare vite umane e proteggere la vita quotidiana. L’oggetto della missiva cablata lo declina senza mezze parole: vigili del fuoco. I padroni degli elicotteri privati, dopo aver congegnato gare d’appalto e spartizione di Regioni nello scacchiere dell’antincendio, puntano dritti sull’emergenza sanitaria: l’elisoccorso.

Fuori i Vigili del Fuoco

A disturbare l’incedere del cartello del fuoco nel soccorso sanitario aereo ci sono proprio loro, gli uomini del 115, quelli che, quando li chiami, arrivano sempre con la velocità della luce. Per i sorvolatori di incendi si tratta di un disturbo non di poco conto. In sintesi, bisogna eliminare i vigili del fuoco dal soccorso sanitario aereo. Chi rilancia il messaggio di Giampiero Pedone di Elitaliana è il patron di Airgreen, Mauro Airaudi, il titolare dell’azienda che gestisce dal 2018 l’elisoccorso in Sardegna. Il contenuto della mail del 29 gennaio del 2014 è tanto accattivante quanto dirompente.

L’azione «maschia»

Le parole sono una vera e propria dichiarazione di guerra al corpo più amato: «Sarei quindi particolarmente felice nel vedere un’azione concretamente “maschia” ed unita delle nostre aziende, prima che i Vigili del Fuoco prendano piede, dopo la Liguria e la Sardegna, sia in Abruzzo che nelle Marche, cosa di cui ho ragionevole certezza. Riflettiamone, confidando nel vostro interesse, anche prendendo un buon caffè». Non è dato sapersi cosa intendessero i signori del fuoco con quella “azione concretamente maschia”, ma di certo sotto tiro ci sono gli affidamenti ai Vigili del fuoco del servizio di elisoccorso.

Sardegna nel mirino

La Sardegna, lo scrivono apertamente, è una di quelle Regioni che, dal 2002, aveva affidato il servizio al corpo statale di emergenza. Un vero impiccio per appalti milionari che, invece, potevano finire nelle loro mani. La più imponente inchiesta antitrust degli ultimi anni, quella del cartello aereo dell’antincendio, ha aperto armadi di ogni genere per scoprire incastri e accordi, combine e affari. Era impossibile, per gli inquirenti, non imbattersi nel contiguo servizio di elisoccorso. Stesse società, stessi uomini e stessi intrighi. Sulla vicenda del soccorso sanitario aereo, però, l’Antitrust non va sino in fondo. Le carte a disposizione non sono così evidenti come quelle dell’antincendio. Archiviano per insufficienza di prove.

Effetti & intrecci

Gli effetti e gli intrecci, però, rischiano di travolgere proprio l’affidamento dell’appalto per il servizio di elisoccorso affidato a luglio del 2018 proprio all’Airgreen, una delle principali protagoniste del cartello del fuoco. L’ultima delle sentenze del Consiglio di Stato, appena pubblicata due giorni fa, riguarda proprio l’Airgreen. La massima Corte ha respinto il ricorso della società che fa capo a Mauro Airaudi, quello della mail anti-Vigili del Fuoco, confermando, senza possibilità di appello, la sanzione milionaria inflittagli dall’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato.

Quattro milioni di multa

Sentenza pesantissima che ha inflitto proprio ad Airgreen una multa da 4 milioni e 339 mila euro, una delle più consistenti tra quelle comminate alle società che hanno governato gli appalti dell’antincendio, a partire dalla Sardegna. L’accusa, confermata dai Giudici amministrativi, è quella di aver partecipato al cartello del fuoco, insieme ad altre sei società, determinando gare ad offerta unica con ribassi sotto la soglia del ridicolo, come è capitato con l’affidamento dell’appalto in terra sarda dove Airgreen & compagni di cordata hanno proposto “sconti” tra lo 0,01 della prima offerta e lo 0,49% dell’ultima. Il vulnus, ancora più rilevante della già durissima sanzione pecuniaria, è, però, il dispositivo, confermato dal Consiglio di Stato, secondo il quale è stato violato l’art.101 del Trattato di funzionamento dell’Unione Europea. In pratica la più grave delle violazioni in materia di appalti: un’intesa unica, continuata e complessa.

Associazione segreta

L’Autority parla esplicitamente di «associazione clandestina e segreta». E’ proprio quell’articolo 101 del Trattato europeo, richiamato dall’Autority nella sua decisione e confermato dal Consiglio di Stato, a mettere in discussione tutti gli affidamenti di Airgreen, a partire dall’appalto vinto in Sardegna nel 2018 per il servizio sanitario di elisoccorso. Una norma che tradotta significa: grave illecito e infrazione molto grave.

Esclusione dalle gare

Un dispositivo che prevede l’esclusione dalle gare degli operatori che si sono resi colpevoli di gravi illeciti rispetto all’articolo 80 del Codice degli Appalti. La conseguenza, secondo le più autorevoli interpretazioni, non è limitata al solo appalto oggetto della decisione dell’Antitrust, ma riguarda uno dei requisiti fondamentali di un’impresa per poter partecipare, aggiudicarsi e svolgere un servizio pubblico: l’affidabilità. La macchia indelebile di quel cartello del fuoco finirà obbligatoriamente sulle scrivanie dell’area legale della Regione. Alla luce di quest’ultima ed ennesima sentenza del Consiglio di Stato le stazioni appaltanti regionali, gli Assessorati dell’Ambiente e della Sanità, dovranno aprire un duplice fascicolo: da una parte la revoca dell’appalto ad Elitellina, titolare come mandante dell’appalto del servizio elicotteri per l’antincendio, e condannata da Antitrust e in ultimo appello dal Consiglio di Stato, e, poi, la revoca di Airgreen per l’affidamento del servizio di elisoccorso, vista la sentenza dell’alta Corte appena emessa.

Terremoto nei cieli

Un terremoto nei cieli, dall’antincendio aereo sino all’emergenza-urgenza sanitaria. Il paradosso vede la Regione tra l’incudine e il martello: il secondo classificato, in ordine di offerta per gli elicotteri del fuoco, è proprio l’Airgreen, la stessa società che aveva vinto nel 2018 la gara dell’elisoccorso. Analoga situazione si verificherebbe con la gara degli elicotteri sanitari: se dovesse essere revocato l’appalto ad Airgreen, che se l’era aggiudicato con un ribasso del 12,43, dovrebbe subentrare il colosso Babcock che, però, a sua volta, è stato condannato per gli stessi motivi dall’Antitrust e dal Consiglio di Stato.

La resa dei conti

La partita finale si giocherà, con ogni probabilità, con l’attesa sentenza del Tar Sardegna sull’ultima gara per l’antincendio. I giudici potrebbero depositarla a giorni. La guerra è tra Airgreen e la spagnola Elitellina. Chiunque dovesse vincere potrebbe essere, comunque, esclusa, per “associazione segreta”, sia dall’appalto antincendio che dall’elisoccorso. Nubi all’orizzonte sui cieli della Sardegna. Sugli appalti d’alta quota aleggiano ancora segreti e misfatti.

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