In comune i partecipanti hanno due cose: il tempo e la voglia di condivisione. "Il gioco delle carte è spesso solo una scusa per incontrarsi, per stare insieme": parola di Mercedes Pitzalis, 60 anni, cagliaritana, di professione artista, a tempo pieno alla guida dell'associazione "Amici del Burraco".

Il circolo è nato nel 2014 a Cagliari e conta 80 soci che si danno appuntamento due volte alla settimana (il lunedì e il giovedì alle 16.30 nella sede del Bocciofilo di via Darwin). Non per giocare a pinnacola né a scopa, né per una briscola o sette e mezzo ma burraco: due mazzi di carte francesi e due coppie che si sfidano.

Tra gli ottanta iscritti, 12 parteciperanno - per la prima volta - ai Campionati nazionali a squadra di Burraco, organizzati dalla Fibur, venerdì e sabato a Riccione.

Mercede Pitzalis spiega la passione e l'entusiasmo che animano i giocatori.

Il più giovane dei partecipanti?

"Vengono da noi persone dai 62 anni in su. Non so dirle quale sia il più giovane, ma la socia più anziana: una farmacista di Pirri, 85enne e una testa incredibile. La nostra associazione è frequentata prevalentemente da persone che hanno tempo libero a disposizione, specie pensionati. Ma non mancano gli insegnanti, commercianti, medici. Non ci sono molti giovani, è vero, ma esiste qualche eccezione".

Un esempio?

"Ci sono soci che riescono a trainare qui i figli, per non parlare di quando si portano dietro il marito, la moglie, il fratello, la cognata..."

A Riccione verranno accompagnati?

"Non scherziamo! Sono tutti belli attivi, nessun familiare al seguito: al tifo ci penseremo noi!"

I soci impegnati in una partita

Come si gioca a Burraco?

"Si distribuiscono 11 carte per giocatore e si mettono da parte due mazzi chiamati pozzetti. Quando arriva il tuo turno devi pescare dal mazzo (una sola carta) o dagli scarti (tutte le carte presenti nel mazzo degli scarti). Subito dopo è possibile calare il gioco, per poi concludere il proprio turno scartando. L'obiettivo del gioco è realizzare più punti degli avversari, calando in tavola gruppi di carte formati da scale dello stesso seme o da carte dello stesso valore. Ogni turno dura 45 minuti".

Perché partecipare a un torneo nazionale?

"È un'esperienza unica. Parteciperanno 235 squadre provenienti da tutta Italia. È una bella sfida, ma soprattutto sarà un bel momento di aggregazione e di condivisione. Saremo divisi in tre squadre (da quattro) e giocheremo nella categoria Promozione".

Come nasce questa passione?

"Io mi ci sono avvicinata tramite un'amica che qui a Cagliari aveva messo su un'associazione. Lì ho imparato a giocare, poi il gruppo si è diviso e ho deciso di creare il mio circolo. Sono stati tanti i giocatori che mi hanno seguito in questa nuova avventura. Siamo partiti in 60, oggi siamo venti di più e in continuo aumento. Per due volte alla settimana ci troviamo al circolo per i nostri tornei. Oppure ci incontriamo a casa".

Alcuni soci insieme al presidente (la seconda da destra) Mercedes Pitzalis

Ci si avvicina per noia o per solitudine?

"Niente di tutto questo, al contrario: le persone che vengono nella nostra associazione hanno mille interessi. Sono spinte dalla voglia di fare esperienze nuove, dalla voglia di cambiare. Anziché guardare la televisione la sera o andare al cinema, due volte alla settimana vengono in via Darwin. È un altro modo di passare il tempo".

Più uomini o più donne?

"Per carità, molte più donne come tutte le attività sociali. Gli uomini sono pigri, noi siamo più dinamiche e curiose. È importante, quando si finisce di lavorare, evitare il rischio di non riuscire più a sfilarsi le pantofole dai piedi".

Una curiosità, non litigate mai al tavolo di gioco?

"Come no! È per questo che hanno inventato la figura dell'arbitro anche nel burraco, altrimenti ci lanceremmo i tavoli".

Quanto costa far parte di questa associazione?

"Tutto gratis".

Simona Arthemalle
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