Crisanti: "Screening e vaccino, la ricetta giusta per fermare il Covid in Sardegna"
Il virologo su Videolina assieme all'assessore alla Sanità Nieddu: "Prioritario bloccare la catena dei contagi"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La vaccinazione di massa che in Italia partirà a gennaio sommata allo screening generalizzato organizzato dalla Regione per tutti i cittadini sardi "è la ricetta giusta per sconfiggere l'epidemia di coronavirus in Sardegna".
Ne è convinto Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di Medicina molecolare dell'Università di Padova, che ha avviato una collaborazione con la giunta Solinas per curare il nuovo piano anti-Covid per l'Isola.
Ospite a "Monitor", la trasmissione di approfondimento di Videolina condotta da Andrea Sechi, Crisanti ha anche illustrato gli step del piano di screening regionale che prenderà il via subito dopo Natale.
Si partirà con una prima tranche di tamponi antigenici, seguiti, a distanza di una decina di giorni da una seconda tranche degli stessi. Quindi scatterà la fase 3 di "consolidamento", attraverso i tamponi molecolari per quanti hanno febbre o altri sintomi riconducibili al virus e così ai loro familiari, colleghi e contatti.
L'obiettivo è quello di circoscrivere e tracciare per riuscire a intervenire tempestivamente e arginare così la diffusione dei contagi.
Oltre a Crisanti, a "Monitor" è intervenuto anche l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, che ha confermato la fiducia nel piano di screening per "bloccare sul nascere le catene di contagio" a livello regionale.
Nieddu ha anche commentato l'ultimo bollettino diffuso dall'unità di crisi regionale sull'epidemia nell'Isola, che registra 248 i nuovi casi (TUTTI I DATI).
"La curva è in discesa costante e rispetto ad altre regioni d'Italia i numeri sono più confortanti", ha sottolineato Nieddu.
(Unioneonline/l.f.)