Voto di laurea più donazioni effettuate nell’arco dell’anno. La somma dei criteri ha portato al conferimento degli assegni di merito per gli studenti diventati dottori  nel 2024, organizzata da Avis Provinciale di Cagliari, Avis Regionale della Sardegna e Avis Provinciale del Medio Campidano.

La cerimonia si è svolta al Caesar’s Hotel di Cagliari, alla presenza del  presidente del consiglio comunale Marco Benucci, dell’assessora alla Salute e Benessere Anna Puddu, del responsabile del Sistema Regionale di Coordinamento Pietro Manca, della responsabile del Centro Trasfusionale di San Gavino Dott.ssa Atzeni, della responsabile del Centro Trasfusionale del Brotzu Dott.ssa Fadda. C’erano anche i direttori sanitari Avis regionale Dott. Argiolas e Avis Provinciale Cagliari Dott.ssa Gaviano, la presidente Admo regionale Dott.ssa Adriana Vacca, gli esponenti del mondo accademico Prof. Frau e Dott. Ballicu, il provveditore agli studi  Peppino Loddo, insieme alle Avis comunali della provincia di Cagliari e del Medio Campidano.

L’Avis ha  bandito 100 assegni su base regionale: 34 a Cagliari e 9 al Medio Campidano.

È stata anche l’occasione per fare un bilancio: l’Avis provinciale Cagliari raccoglie ogni anno circa 21.000 sacche di sangue, oltre il 40% del totale regionale. Nel 2023 in Sardegna sono state raccolte circa 80.000 sacche, con un fabbisogno che ha richiesto l’importazione di ulteriori 30.000 unità.

L’iniziativa è stata anche la dimostrazione di come il merito universitario si possa coniugare con l’impegno civico. «Una testimonianza concreta della capacità dei giovani di essere performanti in entrambi gli ambiti», fanno sapere dall’Avis, «È stata anche l’occasione per rinnovare le sinergie consolidate tra Avis, i centri trasfusionali e le associazioni di donatori, rinsaldare le collaborazioni con realtà partner come Admo e introdurre in associazione tanti giovani che, magari, un domani potranno avvicinarsi da protagonisti al mondo della donazione. Un risultato che conferma il valore dei donatori e delle nuove generazioni, che con studio, impegno e solidarietà contribuiscono ogni giorno al bene comune».

(Unioneonline)

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