Siglato questa mattina a Palazzo Bacaredda l’accordo tra il Comune di Cagliari e il Corpo Consolare della Sardegna per rafforzare le relazioni internazionali e valorizzare il capoluogo sardo nel mondo. Il protocollo d'intesa si fonda sui principi stabiliti nella Convenzione di Vienna del 1963 e vuole rafforzare i rapporti già esistenti tra l'Amministrazione comunale e le rappresentanze consolari, creando nuove opportunità di collaborazione in ambito istituzionale, culturale, economico e turistico.

Tra gli impegni assunti, il Corpo Consolare promuoverà l’immagine, la storia e le potenzialità economiche di Cagliari nelle ambasciate e nelle autorità estere, mentre il Comune garantirà sostegno logistico e patrocinio alle iniziative consolari.

Il sindaco Massimo Zedda ha sottolineato il valore strategico di questo accordo, ricordando che Cagliari è una città aperta e questo protocollo non è solo un atto formale. Perché l'intento è anche quello di «favorire l'integrazione delle comunità straniere» e «creare ponti culturali», ma anche economici, che arricchiscano il territorio.

Gavino Pinna, decano del Corpo Consolare della Sardegna, ha evidenziato il ruolo del Corpo come catalizzatore di opportunità. Il Corpo Consolare è da sempre impegnato nel «costruire relazioni solide» tra i Paesi rappresentati e la Sardegna. «Ad oggi vivono stabilmente nell'Isola circa 50mila stranieri, concentrati massimamente nelle aree metropolitane di Cagliari e Sassari, a cui offriamo assistenza di vario tipo, in sinergia con le istituzioni locali», ha spiegato il Console, ricordando anche il loro impegno per i profughi ucraini in fuga dalla guerra e quello durante la pandemia da Covid-19, per la somministrazione di cure mediche e ricongiunzioni familiari.

Inoltre, «con questo accordo, mettiamo a disposizione la nostra rete per promuovere Cagliari nel mondo e per sostenere iniziative che favoriscano dialogo e cooperazione», hanno concluso Zedda e Pinna.

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