Cagliari, operatori dei call center in piazza: «Nuovo contratto inaccettabile, col lavoro non si scherza»
Sit-in davanti al palazzo dell’Enel, maggiore committente. Soru (Pd): «La società abbandoni Asso Contact, dia un segnale forte: condizioni peggiorative non sostenibili»Video di Stefano Birocchi
«Con il lavoro non si scherza. Oggi siamo qui per difendere la dignità di migliaia di lavoratori dei call center, in Sardegna e in tutta Italia, penalizzati da un contratto che peggiora drasticamente le loro condizioni economiche e professionali»: sono le parole della consigliera regionale del Pd, Camilla Soru, che questa mattina era in piazza a Cagliari, davanti alla sede dell’Enel, durante la manifestazione degli operatori del settore.
Seimila lavoratori in Italia, 500 in Sardegna, distribuiti tra diverse commesse di Unipol, Unisalute, Agos e, soprattutto, Enel, il committente principale. Duecento operatori lavorano in particolare per il call center One, che gestisce parte della commessa Enel.
Il nuovo contratto collettivo nazionale firmato dal sindacato Cisal, contestato questa mattina, ha portato a un netto peggioramento delle condizioni contrattuali: blocco degli stipendi, dimezzamento dei permessi, cancellazione degli scatti di anzianità e assenza di qualsiasi clausola sociale. Una situazione definita inaccettabile, frutto di un accordo che favorisce le aziende a discapito dei dipendenti.
A peggiorare il quadro, secondo Soru, «è il ruolo di Asso Contact, l’associazione che rappresenta le imprese del settore, che ha siglato il contratto con Cisal, beneficiando di un contributo contrattuale di 300.000 euro annui. In Italia, ad oggi, non esiste una legge che impedisca tali manovre, lasciando spazio a contratti che riducono il costo del lavoro in modo indiscriminato».
«Chiediamo ufficialmente a Enel di abbandonare Asso Contact e dare un segnale forte: il lavoro non può essere oggetto di contrattazione al ribasso. Se Enel si sfila, tutto l’appalto crolla e si apre una nuova prospettiva per questi lavoratori», ha dichiarato Soru.
L’articolo 12 degli accordi di Enel prevede che le società appaltatrici debbano applicare le stesse condizioni contrattuali. Tuttavia, il nuovo contratto nazionale firmato da Asso Contact «crea un pericoloso precedente che rischia di abbassare gli standard per tutti i lavoratori del settore. È tempo di colmare il vuoto normativo che permette la sottoscrizione di contratti pirata», conclude l’esponente del Pd.
(Unioneonline/E.Fr.)