Cagliari, malamovida alla Marina: tre arresti per rapina e aggressione brutale
Colpi di bottiglia, manganelli telescopici e vetrine distrutte: il raid nella notte del 9 marzo ricostruito grazie alle telecamerePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una collanina d’oro strappata con la forza, pestaggi selvaggi e un locale devastato a colpi di tavoli e sedie: è il bilancio della notte di violenza andata in scena sabato 9 marzo a Cagliari, nella zona di piazza Sant’Eulalia, dove un gruppo di sei giovanissimi — tutti appena maggiorenni o ancora minorenni — ha seminato il panico tra passanti e clienti di un pub.
Tre di loro, di età compresa tra i 18 e i 19 anni, sono stati arrestati dalla Squadra Mobile: uno è finito in carcere, mentre per gli altri due il Gip ha disposto gli arresti domiciliari.
Altri tre minorenni sono stati denunciati alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni. Tutti sono incensurati, ma le accuse sono pesanti: rapina aggravata, lesioni gravi, danneggiamento e concorso in aggressione.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza, la baby gang avrebbe prima aggredito un ragazzo per strappargli la collanina. Non contenti, lo avrebbero colpito ripetutamente con calci, pugni, bottiglie e un manganello telescopico, procurandogli la frattura di un braccio.
Poco dopo, in via Barcellona, il branco si sarebbe scagliato contro due giovani all’esterno di un locale notturno. Anche in questo caso, manganello alla mano, sedie e tavolini trasformati in armi improvvisate: due feriti e locale devastato.
Le indagini della Squadra Mobile hanno fatto emergere non solo i diversi ruoli ricoperti da ciascun membro del gruppo, ma anche un elevato grado di violenza e pericolosità sociale. Le ordinanze di custodia cautelare sono scattate nella mattinata di ieri, a seguito degli elementi raccolti.
(Unioneonline/Fr.Me.)