Cartelli e foto con i principali “problemi non risolti” di Cagliari sono stati esposti oggi sul lungomare di Sant’Elia nel corso di un incontro organizzato dal centrosinistra per far emergere quelle che ritengono le questioni senza soluzione per la città: dai lavori pubblici “fermi o rallentati”, al tema della sicurezza, alla mobilità, fino a rifiuti, urbanistica e periferie dimenticate.

A due anni e mezzo dall’inizio del mandato del sindaco Paolo Truzzu, l’appello del centrosinistra: “Se pensa al bis siamo convinti che non sia la scelta migliore per la città, visto il fallimento del centrodestra mostrato finora, con una gestione ordinaria carente e una visione inesistente del futuro". Presenti tutti i capigruppo dell'opposizione a cominciare da quello del Pd, Fabrizio Marcello. "Avevamo otto milioni di avanzo nel 2018, ne avevamo 17 nel 2019 e nel 2020 20 milioni: vuol dire che l'amministrazione non è stata capace di spendere questi soldi - incalza Marcello - e anche che tu non hai speso nelle opere pubbliche e soprattutto nelle manutenzioni ordinarie. Alcune proposte le abbiamo già fatte come il tratto tra la porta Palabanda e Piazza Garibaldi per cercare di aumentare la pedonalità incentivando soprattutto le attività di prossimità - sostiene - oppure un altro tema è quello del liberare spazi pubblici per le attività che nascono".

Marzia Cilloccu, di Progetto Comune Cagliari, ha puntato il dito sui mercati civici “abbandonati, come quello di Santa Chiara dove si è passati da 10 a 2 box occupati e i disabili non possono entrare". Andrea Dettori (Sinistra per Cagliari) ha ricordato che "le periferie sono lasciate sole", mentre Matteo Massa dei Progressisti ha sottolineato che "il Parco degli anelli è rimasto a metà e il progetto per lo stadio è fermo e temo che non lo vedremo mai". 

(Unioneonline/s.s.)

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