Un anno di incontri, esperienze condivise e riflessioni che intrecciano crescita personale e arte. È questo il cuore di “In Divenire – percorso di consapevolezza e arricchimento del sé”, progetto che si conclude lunedì 29 settembre con un seminario pubblico alla ex Manifattura Tabacchi, dalle 18 alle 20.

L’evento, dal titolo evocativo “Guardami… nel mio bellissimo caos”, rappresenta il momento finale di un cammino rivolto a un gruppo di giovani tra i 18 e i 25 anni, chiamati a interrogarsi sulla propria identità, sulle radici culturali e sul senso di responsabilità verso sé stessi e la comunità.

Un percorso che, attraverso incontri e attività di gruppo, ha voluto stimolare l’autoefficacia, la fiducia reciproca e la consapevolezza delle differenze, toccando anche il tema cruciale della salute mentale.

Durante il seminario conclusivo, i partecipanti proporranno al pubblico le proprie riflessioni nei linguaggi artistici che hanno scelto – performance, letture, installazioni – per dare forma e voce al lavoro svolto nell’arco dell’anno.

Il progetto è stato coordinato da Loredana Garau e Franco Sale Musio, psicologi e psicoterapeuti dell’Area Distrettuale per l’Assistenza Psicologica di Cagliari, in collaborazione con il centro semiresidenziale BorgoTreMani, realtà che promuove cittadinanza attiva e responsabilità condivisa.

Elemento centrale del percorso è stata la peer education, una strategia che valorizza la trasmissione di conoscenze ed esperienze tra pari.

In questo caso, i giovani peer educator, Daniele Puddu e Diletta Fodde, hanno accompagnato i coetanei, offrendo sostegno e stimoli di confronto.

L’iniziativa ha rappresentato anche un laboratorio di sperimentazione di nuovi modelli di intervento nel campo della salute mentale giovanile, mettendo in rete istituzioni sanitarie, operatori, scuole e comunità. Un intreccio che, secondo i promotori, apre “nuovi spazi di dialogo e cambiamento”, fondamentali in una fase storica in cui i rischi per le nuove generazioni sono sempre più evidenti.

Il seminario conclusivo non sarà dunque soltanto un momento di restituzione, ma anche un invito alla città: a guardare e ad ascoltare i giovani “nel loro bellissimo caos”.

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