Un’altra mattinata di mobilitazione nel cuore della città. Stamattina piazza Matteotti si è trasformata nel punto di ritrovo per decine di attivisti pro-Palestina, che intorno alle 9 hanno dato il via a un corteo diretto verso piazza Repubblica, intonando slogan come “Palestina libera” e mostrando cartelli in solidarietà con gli attivisti della Flotilla, bloccati in acque internazionali dalla marina israeliana e arrestati.

I manifestanti hanno attraversato via Roma, via XX settembre, via Sonnino e poi sono tornati in piazza Matteotti al grido di “Se non arrivano gli aiuti, noi blocchiamo la città”. 

La manifestazione, dopo la grande partecipazione di ieri, non preannunciata ufficialmente, ha avuto origine da un rapido passaparola su WhatsApp e social media, ricalcando dinamiche simili a quelle viste oggi in diverse altre città italiane.

Spontanea ma organizzata, la protesta ha avuto un impatto immediato sulla viabilità cittadina: rallentamenti e disagi sono stati registrati lungo le principali arterie del centro, con le forze dell’ordine impegnate a deviare il traffico e garantire la sicurezza del corteo.

Nel corso della giornata sono previste ulteriori iniziative in varie zone del capoluogo sardo, preludio a quello che si annuncia come uno sciopero generale particolarmente partecipato nella giornata di domani.

Stasera, alle 20.30, sono previsti due flash mob davanti agli ospedali Brotzu in via Peretti e al Policlinico di Monserrato. A Cagliari domani lo sciopero partirà da piazza Garibaldi alle 9.30 per finire in piazza del Carmine, mentre sabato è previsto un altro sit in alle 17 in piazza Garibaldi. 

Le mobilitazioni, spiegano gli attivisti, vogliono mantenere alta l’attenzione sull'emergenza umanitaria in Medio Oriente e denunciare il blocco navale subito dalla Flotilla, impegnata nella consegna di aiuti umanitari a Gaza.

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