Un adolescente cagliaritano su tre fa "sexting": invia o riceve foto e video a sfondo sessuale sui social network o via WhatsApp.

Spesso è lo stesso ragazzino - o ragazzina - a riprendersi in pose sensuali, magari mezzo svestito, fino a spingersi a fotografarsi o a filmarsi completamente nudo o durante un atto sessuale.

La stessa media - uno su tre - si ritrova anche nel Nuorese come certifica una ricerca curata dal direttore dell'Ifos, lo psicologo Luca Pisano, in collaborazione con il dipartimento della giustizia minorile.

«Il dato», spiega lo psicologo, «è emerso da uno studio su mille ragazzini tra i 13 e i 15 anni delle scuole di Cagliari, dell'hinterland e di Nuoro. I giovanissimi non riescono però ad anticipare le possibili conseguenze di questo sempre più diffuso sistema di comunicazione. Utilizzano l'identità virtuale ritenendola distante da quella reale».

Proseguono intanto le indagini della Polizia postale, coordinate dalla Procura di Cagliari, sul video hot di una studentessa sedicenne ripresa durante un atto sessuale: il filmato è stato condiviso dagli adolescenti via WhatsApp.

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