Cagliari, allarme al cimitero di San Michele: tombe profanate
Furti sacrileghi in serie: rubati oro e preziosi, Polizia sul posto e denunce in arrivoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La terribile scoperta è stata fatta da un cittadino bosniaco: la tomba di un suo caro, nel cimitero di San Michele a Cagliari, è stata profanata. Da lì l’allarme ad altri connazionali e la conferma di almeno altre tre tombe aperte da qualcuno nei giorni scorsi, probabilmente di notte, per rubare oro e preziosi che i rom lasciano all’interno della bara come segno di vicinanza ai loro familiari. Immediata la segnalazione alle forze dell’ordine e l’intervento delle pattuglie delle volanti della Polizia e successivamente degli esperti della Scientifica per i rilievi.
Così ieri sera, fino a oltre le 21.30, nel piazzale del cimitero cagliaritano c’erano un centinaio di cittadini rom, oramai in Sardegna da molti anni, preoccupati per questi furti sacrileghi: le tombe profanate infatti sono distanti tra loro. Segno che qualcuno ha voluto compiere i furti sapendo quali tombe aprire. «Anche un anno fa c’era stato un episodio non riuscito», è la denuncia di alcuni di loro, «e da allora non è stato fatto niente. Non sono state messe le telecamere e ora temiamo che questi furti si possano ripetere. Chiediamo anche un intervento del sindaco». Anche oggi verranno svolti degli accertamenti in altre tombe.
Un lavoro quello dei ladri preciso e certamente non breve: oltre a rimuovere la lastra in marmo, è stato spaccato il cemento e sono state aperte, danneggiandole, le tombe. Il tutto senza che nessuno, compreso il personale del cimitero, si sia accorto di nulla. Fino a ieri sera. E oggi le famiglie vittime di questo furto doloroso perché tocca gli affetti più cari si presenteranno per formalizzare le denunce in questura. Intanto le indagini sono già iniziate.