Un'impostazione che non cambierà nemmeno ora che il collega di Quartucciu, Carlo Murru, gli ha inviato un crocifisso nuovo di zecca e una lettera aperta in cui lo esorta ad appenderlo perché - scrive - «è il simbolo di un sistema di valori, libertà, eguaglianza, dignità umana e tolleranza e quindi anche della laicità dello Stato, princìpi che innervano la Costituzione su cui entrambi abbiamo giurato». L'invito di Murru, per quanto si fondi su valori che Zedda condivide, non sarà accolto. «Il sindaco non lo ha ancora ricevuto ma quando lo avrà si limiterà ad esporlo in una teca assieme ad altri doni ricevuti in questi anni e tenuti in un deposito», informano dallo staff di Zedda.
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