La verità è che quell'impronta insanguinata sotto la sedia vicino al cadavere aveva sorpreso tutti. L'assassina è l'amica? Impossibile. Siccome, però, era saltata fuori anche la suola della scarpa insanguinata non restava che aspettare l'esito delle analisi scientifiche. Nel frattempo le indagini sull'omicidio di Antonietta Piredda si sono fermate.

Ma, ora che l'incidente probatorio ha scagionato l'amica della vittima finita sotto accusa, si ricomincia. E si ricomincia dai rapporti dell'anziana vedova: non erano tante le persone che frequentava, eppure con alcune di queste aveva avuto problemi di soldi. Debiti. Comprava e non pagava: pellicce, gioielli, quadri, libri. E se l'inchiesta riparte da qui significa soltanto due cose. La prima: gli inquirenti hanno abbandonato la pista della colf filippina a lungo seguita. Con la sua dipendente la Piredda aveva un contenzioso legato agli straordinari, non a caso l'aveva liquidata il 27 aprile e c'era stata pure qualche tensione. Ma non c'è un indizio contro la giovane extracomunitaria, solo le impronte lasciate durante il suo quotidiano lavoro. La seconda: ha perso consistenza pure la strada che porta ai barboni che la Piredda beneficiava con regali e denaro.

DUE ASSASSINI Dieci mesi dopo il delitto gli investigatori si sono convinti che la vedova sia stata assassinata da due persone: le ferite fanno pensare a due armi, una da taglio e una pesante. Certo, i segni sul volto e sul torace della vittima donna sono in astratto compatibili anche con l'azione di una sola mano, ma per gli inquirenti è poco probabile. E allora si va alla ricerca di due killer, due persone che Antonietta Piredda conosceva, altrimenti nel pomeriggio del primo maggio 2009 non avrebbe aperto la porta del suo lussuoso appartamento al terzo piano di via Milano 67 e non avrebbe fatto entrare i due visitatori nella camera da pranzo. Esclusi con certezza i parenti, su cui pure sono stati fatti alcuni accertamenti per via del testamento (il documento scritto a mano trovato dalla Polizia nell'appartamento di via Milano non ha modificato il precedente, e già in quello Antonietta Piredda beneficiava anche estranei, tra questi una collaboratrice domestica che ha lavorato a lungo per lei e alla quale era rimasta affezionata), chi ha bussato a casa della pensionata?

LE ANALISI La polizia scientifica sta completando le analisi su una gran quantità di oggetti prelevati nella casa del delitto alla ricerca di tracce da comparare con le persone sui cui potrebbero concentrarsi i sospetti. Intanto il medico legale sta per consegnare la consulenza tecnica sulle cause e l'orario della morte.

Del resto, le ultime ore della donna restano un mistero: il primo maggio Antonietta Piredda era viva, una barista di via Milano l'ha vista alle 14,15 mentre si avviava a piedi, da sola, verso via della Pineta. Dove stava andando? A che ora è tornata a casa? Era sola? È stata uccisa al termine di un litigio o è si trattato di un delitto premeditato?

L'unica certezza è che gli assassini hanno portato via circa duemila euro dal portafogli di Antonietta Piredda, hanno rovistato i cassetti della camera da letto e sono andati pure in cantina dove hanno divelto la porta di un armadietto. Che cosa hanno preso?

MARIA FRANCESCA CHIAPPE
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