Nel locale all'aperto di Monte Urpinu la musica andava oltre i decibel consentiti e si ballava. A dispetto di autorizzazioni e licenze. Così, dopo le proteste degli abitanti del quartiere, sono scattati i sigilli. Le lamentele erano state persino formalizzate: in un esposto un gruppo di residenti di via Solmi lamentava l'azione di disturbo che le note sparate dalle casse del lounge bar arrecavano alla quiete notturna. I gestori saranno ora chiamati a rispondere di reati sia di carattere amministrativo che penale.

IL GESTORE DEL LOCALE - Massimiliano Fontana prima svela una curiosità ("La concessione è in scadenza e uno dei motivi per cui il rinnovo può essere contestato e negato è proprio una contestazione penale"), poi tuona: "Questa attività fa gola a tutti. Noi siamo in regola e domani sarò in Procura per chiedere il dissequestro".
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