Supera complessivamente il milione di euro il valore dei beni che potrebbero così entrare in possesso dello Stato, al termine di varie indagini avviate della Questura e attualmente ancora in corso. Per ora sono sotto sequestro, hanno spiegato in una conferenza stampa i responsabili della Divisione anticrimine. Vi sono inoltre una villa con piscina da 700 mila euro che si trova a Quartu Sant'Elena riconducibile al boss Giulio Collu (noto Hitler), attualmente in carcere: l'immobile è già stato confiscato. Non solo, per il clan Restivo, un gruppo nomade specializzato in truffe, la Divisione anticrimine della Polizia ha ottenuto i sigilli per un terreno agricolo a Quartucciu e per tre auto. Stesso discorso per un altro clan nomade, quello dei Liotta: sequestrati una Mercedes e un camper. Erano specializzati in truffe agli anziani e in quella ribattezzata "dello specchietto" (fingevano incidenti stradali e raggiravano ingenui automobilisti). Inoltre altre 16 autovetture sono state sigillate a Massimiliano Dessi, di Villamassargia, accusato di truffe online sul sito Subito.it: fingeva di vendere vetture e dopo l'acconto non le consegnava; a Massimiliano Ena, di Decimoputzu, sono state sequestrate una moto e autovetture, è accusato di riciclaggio, lesioni e altri reati. Due vetture, infine, sono state messe sotto sequestro a Mauro Brignone, di Cagliari. "Andiamo a toccare i patrimoni di chi delinque - ha spiegato Gabriella Acca, dirigente della Divisione anticrimine - utilizzando la nuova normativa che consente la confisca non solo ai reati di mafia. In questo modo si colpisce più efficacemente anche la criminalità comune".
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