Cagliari, rissa davanti al Lido:giovane batte la testa, è in coma
Il giovane cagliaritano ha battuto la testa violentemente. Un'ambulanza del 118 lo ha accompagnato d'urgenza all'ospedale Brotzu.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Da dodici giorni è ricoverato nel reparto di Neurologia all'ospedale Brotzu. In coma. Michele Mura, 23 anni cagliaritano, è la vittima di una rissa avvenuta verso le 3 del mattino del 10 agosto, davanti alla discoteca Il Lido. Ha avuto la peggio nello scontro tra due gruppi: colpito da un pugno è finito a terra battendo violentemente la testa. Quando gli altri giovani lo hanno visto immobile sull'asfalto sono fuggiti. Un episodio con tanti punti oscuri su cui stanno cercando di far luce i carabinieri di San Bartolomeo che hanno raccolto la denuncia del padre di Michele.
IL SALUTO Difficile per i militari coordinati dal maresciallo Mauro Secci ricostruire quanto accaduto nella notte tra lunedì 9 agosto e martedì 10. Il giovane avrebbe raggiunto il Poetto insieme ad alcuni amici. Le prime ore trascorse tra un drink e quattro chiacchiere prima di partecipare alla serata in programma nella discoteca Il Lido. Il dramma si è consumato all'uscita, nei parcheggi davanti allo stabilimento. Michele e gli amici sono entrati in contatto con un altro gruppo di giovani. Il motivo potrebbe essere un saluto a una ragazza, forse uno sguardo di troppo, non gradito da qualche fidanzato particolarmente geloso. La situazione è degenerata e sarebbero partite le prime spinte. Poi lo scontro. Durato pochi istanti, abbastanza per tramortire Michele Mura, abbattuto da un pugno. Il giovane è finito a terra, sbattendo la testa sull'asfalto, forse contro lo spigolo del marciapiede.
I SOCCORSI Sono stati attimi di terrore. Gli amici si sono accorti che Michele non si muoveva. Anche i rivali sono rimasti paralizzati, prima di disperdersi per evitare qualsiasi guaio. Da un telefono cellulare è partita la chiamata al 118. L'ambulanza ha raggiunto il Poetto. Le condizioni del ventitreenne sono apparse da subito gravi. Trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Brotzu è stato ricoverato in Neurochirurgia. La prognosi, dopo dodici giorni, non è stata ancora sciolta. Il giovane è in coma.
LE INDAGINI La rissa non è stata segnalata alle forze dell'ordine che per tutta la notte non hanno saputo cosa fosse successo davanti alla discoteca Il Lido. Soltanto a fine mattinata il padre della vittima si è presentato ai carabinieri di San Bartolomeo per denunciare quanto accaduto. Un racconto incompleto con le poche notizie raccolte da qualche amico del figlio: lo scontro tra i gruppetti, Michele che finisce a terra dopo aver ricevuto il pugno, la testa che sbatte con violenza, il sangue e la sirena dell'ambulanza del 118. I militari hanno segnalato l'episodio alla Procura e avviato le indagini. Sono stati rintracciati e ascoltati alcuni amici che avrebbero assistito alla rissa. Gli interrogatori proseguiranno anche nei prossimi giorni. Verranno ascoltati anche i gestori e i buttafuori della discoteca Il Lido - il locale è completamente estraneo alla vicenda - nella speranza che qualcuno abbia notato un particolare che possa permettere di risalire alla persona che ha sferrato il pugno al giovane.
LA SCAZZOTTATA Nella notte di Ferragosto, nel tratto di spiaggia accanto alla discoteca, era andata in scena una scazzottata in stile western tra un trentenne e un trentacinquenne, iniziata sull'arenile e proseguita anche in mare. All'origine della discussione finita a calci e pugni, un tentativo di entrare abusivamente nella discoteca. Sul posto erano intervenuti i carabinieri del Nucleo radiomobile che avevano raccolto la versione della vittima, un collaboratore del locale. Il giorno dopo il presunto aggressore si era presentato nella caserma di via Nuoro per raccontare la sua verità.
MATTEO VERCELLI