11 luglio 2009 alle 10:47aggiornato il 11 luglio 2009 alle 10:47
Cagliari, la banda delle parrucche:in manette un presunto componente
Antonio Marras, cinquant’anni di Serrenti, è stato arrestato con l'accusa di concorso in rapina aggravata per il colpo al Banco di Sardegna di Monastir. Ma gli inquirenti sospettano che faccia parte della banda di quattro persone che nel giro di tre mesi ha effettuato nel Cagliaritano sette rapinePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nella borsetta della donna che viaggiava con lui a bordo della sua auto sulla Carlo Felice hanno scoperto quattro banconote dell'ultima rapina al Banco di Sardegna di Monastir. E in più in casa i carabinieri hanno trovato un paio di occhiali da sole , un giubbotto simile a quelli in dotazione della polizia di stato e due passamontagna. Per il momento Antonio Marras, cinquant’anni di Serrenti, già noto alle forze dell’ordine, è stato arrestato con l'accusa di concorso in rapina aggravata per l'ultima rapina di Monastir. Ma gli inquirenti sospettano che Marras faccia parte della banda di quattro persone che nel giro di tre mesi ha effettuato nel Cagliaritano sette rapine, compresa quella dello scorso 3 luglio a Monastir. Marras è stato bloccato nella tarda serata di ieri dai militari della compagnia di Sanluri che, insieme ai colleghi di Cagliari e Dolianova e del Nucleo investigativo erano da tempo sulle tracce dell'uomo. Particolare importanza è stata data dagli inquirenti, oltre alle banconote provenienti da una "mazzetta spia", anche agli occhiali da sole: il confronto con testimonianze e filmati rivela, secondo gli investigatori, che potrebbero essere stati usati per mascherare il volto durante le rapine. La banda entrava in banca e negli uffici postali spesso camuffata con delle parrucche e, appunto, con dei vistosi occhiali da sole. Ora è caccia ai componenti della banda che dallo scorso 29 aprile ha seminato il panico nel Cagliaritano, ma anche nel Sulcis. Il primo colpo è stato all’Ufficio postale di Pirri, seguito da un crescendo: il 6 maggio è toccato all’Ufficio postale di Elmas. Poi la banda si è rivolta alle banche. Il 15 maggio il colpo alla Bnl di via Peretti, poi, tredici giorni dopo, il tentato assalto alla Bnl di Carbonia. Poi ancora blitz, tra giugno e luglio, a Serramanna, Guspini e Monastir, sempre alle filiali del Banco di Sardegna.
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