Chi ha scelto Marina Piccola per godere dei rari sprazzi di sole si è imbattuto in un insolito flash mob. Frati e suore francescani, insieme a decine di ragazzi, hanno dato vita a uno spettacolo a sorpresa sul piazzale tra la spiaggia e il porticciolo.

L'iniziativa, inserita nella missione che dal 5 aprile e fino al 14 ha come teatro Cagliari, è stata replicata alle 18 in piazza Yenne ma fermata dai vigili urbani. La musica si è spenta all'improvviso, perché mancava l'autorizzazione del Prefetto. "Intralcio al traffico pedonale", hanno detto gli agenti.

Lo spettacolo ha comunque regalato allegria a chi si è imbattuto nell'insolita compagnia, tra sai e veli in frenetico movimento.

LA MISSIONE - I religiosi avevano assicurato che la 'spedizione' nel capoluogo sarebbe stata anche caratterizzata dall'effetto sorpresa: "Verremo a trovarti nei posti che frequenti perché c'è qualcuno che aspetta proprio te".

Così, col Tau al collo e sotto la croce, hanno preso in prestito le regole di un evento che l'immaginario collettivo lega a manifestazioni profane e fatto esplodere un inno alla gioia.

BLITZ NEI LOCALI - I flash mob che hanno caratterizzato la prima domenica di aprile non sono le sole iniziative che i francescani, insieme ai giovani che frequentano i loro centri, stanno portando avanti in città. Hanno fatto anche delle incursioni nella vita notturna: i religiosi hanno fatto incursione anche nei locali notturni al Jackie'O e allo Zero.

"Proponiamo canti religiosi - spiega padre Vito D'Amato, padre francescano - ma molto ritmati e balli. Sono molto semplici da ripetere e coinvolgenti: stiamo andando dove sono i giovani per far conoscere loro il Signore". Anche facendo le ore piccole? "Stanotte abbiamo fatto il giro dei locali cagliaritani - continua padre Vito - e chiaramente scegliamo gli orari di maggior afflusso. Le reazioni? Molto positive: c'è stata molta attenzione e grande coinvolgimento".

Il resoconto degli eventi a sorpresa sull'Unione Sarda in edicola. Gli articoli sono a firma di Stefano Cortis e Sara Marci.
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