Due casi diversi e lontani tra loro ma collegati da un filo sottile, quello che separa la vita dalla morte. Una quarantenne originaria di Samugheo ma residente a Quartu, Simonetta Sulis, ginecologa a Villa Elena martedì ha dato alla luce il suo secondo figlio. Dopo poco sono sorte delle complicazioni e la donna è stata sottoposta a un intervento chirurgico proprio dai colleghi con cui lavorava gomito a gomito. A ucciderla sarebbe stata un'emorragia : “E’ stato un parto molto veloce - ha detto il responsabile di ginecologia Andrea Pirastu - Il bambino stava bene, sono subentrate delle complicanze. Non ha risposto al trattamento. E' stata portata in sala operatoria e sottoposta a trasfusioni. Non sì è risvegliata". Il racconto si fa drammatico quando sugli aspetti clinici prende piede il lato emotivo: "Non sappiamo se si sia accorta della gravità di quanto stava accadendo. Ha perso conoscenza. Poco prima ci chiedeva aiuto, percepiva che non era un decorso normale".

La seconda drammatica vicenda, come scrive L'Unione Sarda in edicola oggi, è iniziata una settimana fa. Una trentaduenne quartese ha partorito al Brotzu. La bimba è nata senza problemi ma le condizioni della mamma sono peggiorate rapidamente a causa di una gestosi gravidica. Dopo alcuni giorni di agonia la donna è morta. I familiari hanno dato l'autorizzazione alla donazione degli organi.
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